Giorni di fuoco per Vincenzo Grella che ha dovuto azzerare il suo stesso progetto tecnico dopo un autogol difficile da digerire. La sconfitta di Potenza ha reso insanabili alcune fratture già emerse in maniera evidente sin dall’inizio di questa stagione. Le tempistiche non sono state felici, ciò che spera comunque la società è di prendere decisioni che portino alla tanto desiderata sterzata che possa salvare una regular season al momento anonima, con qualche rischio di troppo di restare impantanati nei bassifondi del girone C di Serie C.
Scossa emotiva data alla squadra, una scoppola collettiva che deve trovare una risposta a partire dai calciatori. Per il momento il gruppo è stato affidato alla guida di Michele Zeoli, l’anno scorso allenatore in seconda del Catania, rimasto anche senza direttore sportivo. Repulisti totale, non poteva essere altrimenti. Si tratta di un fallimento concettuale rispetto ai proclami di inizio stagione, ma un passo del genere era l’unica maniera per provare a fermare una emorragia altrimenti inarrestabile.
È partito il toto nomi per gli incarichi di ds e tecnico. Tantissimi i nomi, prima di tutto conta l’impatto emotivo e caratteriale, ci vuole un sergente di ferro determinato e famelico in panchina, e un bravo gestore sul piano dirigenziale. Si paventano anche altri cambiamenti, segno di una crisi interna molto profonda che necessitava di più di un cambiamento per ripristinare l’ordine.
Adesso, con le scelte già fatte e con quelle che arriveranno, le maggiori responsabilità andranno a gravare sui giocatori chiamati a dimostrare di essere da Catania. Intanto la città è in apnea, in attesa di novità e di nuove partite per testare la reazione di nervi del gruppo.
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