Intervento di Tino La Vecchia – tifoso del Catania, scrittore ed opinionista – nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television dopo la vittoria di Giugliano:
“Cosa è cambiato tra le fila del Catania? E’ cambiato l’allenatore. Un allenatore che da calciatore ha segnato 120 reti in Serie A, era fortissimo nel colpo di testa. Un allenatore che la Serie C la conosce mentre l’altro era un esordiente. Un allenatore che ha dei campionati di C alle spalle, non ha la bacchetta magica ma è adatto alla categoria. Abbiamo invocato da più parti gli schemi da calcio d’angolo, che Lucarelli conosce bene e Tabbiani non ha mai applicato, ed i risultati si sono visti”.
“Non sottovalutiamo la vittoria contro un Giugliano che veniva da un filotto importantissimo, 10 punti i 4 gare. Una squadra tosta, che h a dei buoni elementi in rosa. Vittoria che vale oro, ottenuta al termine di una condotta tattica eccellente davvero. Lucarelli non ha sottovalutato l’ostacolo, c’era il rischio della troppa euforia ed invece ha mantenuto viva l’attenzione ed il Catania ha fatto la partita che doveva fare portando via i tre punti. Col Giugliano non vinceranno tantissime squadre, preciso col Giugliano allenato da Bertotto, che da un mese e mezzo lavora lì. Il Giugliano in precedenza aveva l’ultimissimo attacco ma con Bertotto ha segnato 9 reti nelle ultime 4 gare”.
“Il mercato di gennaio? Il Catania aveva preso Ladinetti, esperimento fallito per tutta una serie di motivi che non sto qui a dire. Non è che il mercato di gennaio risolva tutto. Non è la panacea. Basta far funzionare quelli che ci sono in una rosa di alto livello, ma che bisognava fare fruttare. Le cose sono andate come sono andate e Tabbiani ci ha messo moltissimo del suo, trascurando la fase offensiva”.
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