“La suggestione di una notte, quella di un riscatto parziale, di una gara cominciata a mille e ripresa nel finale dopo la rimonta in Coppa del Picerno. Poi c’è la realtà con cui bisogna anche fare i conti. Michele Zeoli, re di Coppa, re per una notte, è piaciuto a tutti. Ai cinquemila che erano allo stadio. Ai dirigenti che gli hanno affidato il Catania nel momento dell’emergenza. Ai giocatori che sono corsi in gruppo ad abbracciarlo a fine”, riporta La Sicilia.
Già nella passata stagione Zeoli faceva parte dello staff rossazzurro ed è stato “molto più di un vice di Ferraro. Preparava i video, gli allenamenti, gestiva sul campo sotto le direttive dello stesso Ferraro. Aveva un rapporto molto franco con i giocatori. Lo hanno voluto bene, lo vogliono bene sia quelli della vecchia guardia, sia i nuovi – si legge -. Perchè Zeoli è ‘de core’, non lascia nulla in testa, non rimugina ma si esprime in maniera propositiva. Se c’è da riprendere qualcuno lo fa, se c’è da urlare non si risparmia. Anche la mimica piace. Crescerà, Zeoli”.
L’ex difensore rossazzurro “rientrerà nei ranghi perchè è giusto che sia così. Continuerà ad allenare la Primavera che è un progetto che non deve subire scossoni. Ha dimostrato, una volta di più, che è un allenatore da Catania. Dovrà crescere, acquisire fiducia da parte di tutti, dovrà commettere errori e riparare. Insomma, è nel pieno di un’ascesa che sognava di realizzare a Catania”.
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