Sabato Tommaso Silvestri ha indossato la fascia di capitano. Il difensore del Catania ne ha parlato al quotidiano La Sicilia: “Segnale importante che mi rende orgoglioso e sottolinea l’attaccamento che ho per questi colori, ma prima di me vengono sicuramente Rizzo e Rapisarda. Sono sempre stato dell’idea che un leader non debba per forza di cose avere una fascia al braccio per sentirsi importante e dimostrare di essere tale, è con gli atteggiamenti dentro e fuori dal campo che lo dimostra. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza della maglia che portiamo“.
“Abbiamo cercato di seguire alla lettera le indicazioni tattiche che Lucarelli ha provato a trasmetterci durante questi cinque giorni, cercando sicuramente di giocare più in verticale e più rapidamente e con maggiore intensità negli allenamenti, senza dimenticare la cura maniacale delle palle inattive da parte sua e di Vanigli, importante in un campionato complicato come la Serie C”.
“Ho sempre messo il Catania davanti a tutto, con rispetto e professionalità, mi auguro che questo possa aiutare la squadra e la società a togliersi soddisfazioni sempre più grandi. L’attaccamento che mi lega a questi colori è molto profondo, i catanesi lo sanno e me l’hanno sempre dimostrato. Sento quotidianamente la volontà di ricambiare l’affetto e la fiducia che la gente ripone in me, conquistando qualcosa d’importante a coronamento di un percorso che non voglio lasciare incompiuto“.
“Credo e mi auguro che la vittoria con la Turris sia l’inizio di un nuovo campionato per noi, vogliamo dare continuità di prestazioni e risultati pensando di partita in partita e facendo più punti possibili. Giugliano? Gara da preparare con grande attenzione e cura dei particolari, il Giugliano ha in squadra molti giocatori di categoria e stanno conducendo un buon campionato. Proveremo a imporre il nostro gioco per portare a casa punti fondamentali”.
“Giovani rossazzurri pronti a diventare la base solida? Bethers, Castellini e Bocic hanno una grande opportunità di fare bene e tutte le potenzialità per aiutare la squadra avendo una discreta esperienza sebbene siano molto giovani, noi più grandi dobbiamo metterli nelle condizioni di giocare sereni. Gli stessi Bouah, Maffei e Chiarella possono dare un contributo importante e lavorano in maniera impeccabile”.
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