“Gli applausi al suo ingresso in campo, la partita vinta al sesto minuto di recupero, la corsa sotto la curva (ripresa dai social a più non posso e da diverse angolazioni: un must del momento per l’ambiente etneo) per sfogare la tensione e per celebrare il ritorno al successo del Catania”, si legge su La Sicilia. “Al Massimino, ma anche in città, è scoppiata la Lucarellimania. Il tecnico, al suo terzo incarico in rossazzurro, ha subito colto nel segno: il 2-1 alla Turris diventa il manifesto di una rinascita che adesso ha bisogno evidentemente di continuità di risultati e, dunque, di prestazioni che fin qui sono state episodiche, facendo perdere terreno dalla vetta al Catania. Invece con l’avvento di Lucarelli sembra proprio che il vento stia cambiando direzione”.
La risposta c’è stata, “anche se sono emerse lacune, specie quando il Catania, a metà della ripresa, ha rallentato i ritmi permettendo alla Turris di pareggiare”. Sabato, ai fini della vittoria, il merito è stato anche della spinta decisiva del pubblico. A tal proposito si evidenzia il pensiero di Lucarelli: «Allenare il Catania è un’altra cosa. Metà gara l’ha vinta la gente. Se ho fortemente voluto accettare di rientrare qui per la terza volta, dopo la chiamata della società ci sarà un motivo che va oltre contratti, professione e voglia di calcio».
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