Ieri abbiamo ripreso alcune dichiarazioni rilasciate dal vice presidente del Catania Vincenzo Grella a Salerno, dove il Catania ha ricevuto un premio per la vittoria dello scorso campionato di Serie D. Al Gran Galà del Calcio Grella si è espresso più in generale sui meriti del patron Rosario Pelligra. Queste le sue parole:
“Il presidente ha origini siciliane, sentiva questa voglia di portare qualcosa alla terra che aveva lasciato insieme con il nonno riscuotendo grande successo in Australia. Tramite il Catania FC sta cercando di restituire qualcosa alla comunità. Sono orgoglioso del ruolo che ricopro oggi. Ringrazio sempre la famiglia Pelligra per la fiducia nei miei confronti. Abbiamo storie diverse ma comuni su tantissimi principi di condivisione e visione del calcio, dello sport e della comunità”.
“Oggi sono un ragazzo molto fortunato che ha l’opportunità di mettere in pratica la grande esperienza acquisita nel calcio al servizio di una città molto importante. Di sicuro mi manca giocare. Nelle vesti di dirigente cerco di applicare sempre principi di squadra, il mettersi a disposizione del compagno, del dipendente, del dirigente per cercare di ottenere un risultato sempre più importante, sapendo che il club viene prima di tutti e noi siamo lì per metterci a disposizione del club dando il meglio di noi stessi”.
“Questo premio per me ha un grande valore, non per il risultato sportivo ma per la speranza. Il nostro presidente Pelligra ha ridato speranza ad una città che l’aveva persa. Se c’è un premio che lui merita è il premio del coraggio perchè tante persone gli avevano sconsigliato l’operazione Catania, invece lui ha voluto rilevare la società dando speranza alla città”. “In questo campionato il Catania non ha fatto quello che immaginavamo all’inizio, cogliendo risultati sotto le aspettative della dirigenza. Abbiamo fatto una grande riflessione su certe decisioni prese. Per nostra cultura non attribuiamo colpe ad un’altra persona ma ci assumiamo tutte le responsabilità dovute, volendo cambiare rotta. Noi in Lucarelli vediamo un trascinatore, una persona che può farci cambiare marcia e al suo esordio ha fatto questo. L’auspicio è di continuare così”.
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