“Lo abbiamo trattato. E’ catanese, non ha molto nelle corde l’idea di lasciare la sua città. Trattativa difficile. A me onestamente non piace prendere giocatori che devi pregare. Che restassero a casa loro. Quando io chiamo un giocatore e gli faccio un’offerta, o viene o viene. Altrimenti rimane lì. Se io ti offro il 30% in più del cartellino attuale devi venire. Se aspetti di sentire nonna, papà, mamma, zia, ecc. non va bene. Dobbiamo dare l’idea di essere molto determinati ai nostri interlocutori. Il fatto che non ha accettato subito è un feeling negativo che non mi piace. Comunque abbiamo identificato anche ragazzi più determinanti di lui nel ruolo”. Parole rilasciate dal presidente del Trapani Valerio Antonini lo scorso mese di luglio.
Allora il centrocampista militava nel Catania, aveva rifiutato la proposta del club granata pur di continuare a vestire la maglia dell’Elefante. Poi, però, è avvenuta la risoluzione dell’accordo con la società rossazzurra su precisa scelta del ragazzo, si è concretizzato il passaggio al Lamezia Terme e, a seguito dell’esclusione dei calabresi dal campionato, ecco l’intesa perfezionata proprio col Trapani che lo ha prelevato da svincolato.
Queste le prime parole di Palermo da calciatore granata: Sono molto contento di essere qui in una piazza importante e molto ambiziosa. Non vedo l’ora di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono un centrocampista offensivo a cui piace molto inserirsi. Conosco capitan Sabatino e Bollino. Qui c’è un gruppo importante e sono contento di farne parte”. Chiaro che l’obiettivo è quello di vincere un nuovo campionato di Serie D, dopo avere dominato la scorsa stagione in rossazzurro.
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