Inizialmente fuori dal progetto tecnico per scelta societaria, poi il ritiro di pre-campionato svolto con la squadra e la decisione di non lasciarlo partire con il benestare di mister Luca Tabbiani, adattandosi a giocare in ruolo non propriamente suo, quello di esterno d’attacco. Giuseppe De Luca ha risposto presente, con entusiasmo, mettendosi a completa disposizione della squadra. In questa fase della stagione, però, è stato poco impiegato. Appena 14’ contro il Foggia, a gara ormai compromessa. Poi, altre convocazioni fino ad arrivare ad alcune esclusioni per motivi disciplinari.
Sì, perché come più volte sottolineato dal tecnico rossazzurro Luca Tabbiani, l’ex attaccante dell’Atalanta non ha saltato le ultime gare per infortunio, bensì a seguito di un comportamento non ritenuto funzionale alle esigenze di una società che anche nella passata stagione aveva dimostrato di essere molto rigida in tema di rispetto delle regole e valori, seguendo un preciso codice regolamentare interno. Come per magia il nome di De Luca è tornato nella lista delle convocazioni domenica, e proprio nel match perso con l’Avellino il giocatore ha rimesso piede in campo.
La sua seconda presenza stagionale, anch’essa della durata di circa 15’, ha alimentato gli assalti finali della squadra etnea, purtroppo inutili alla fine dell’ennesimo risultato negativo riportato in casa. Adesso, comunque, con il rientro di Chiarella e dello stesso De Luca, oltre al ritorno nella lista delle convocazioni di Marsura, aumenta la batteria di attaccanti a disposizione di Tabbiani. Sta al mister farne buon uso, con De Luca in particolare che scalpita per dimostrare di poter dare una mano concreta al Catania, peraltro nel calcio professionistico che ben conosce per i suoi non pochi trascorsi in Serie C, B ed A.
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