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L’ultima gara di Michele Zeoli sulla panchina della Prima Squadra del Catania, aspettando Cristiano Lucarelli, si chiude con una sconfitta. Premiata la concretezza dei padroni di casa. Rossazzurri che, invece, sciupano delle buone occasioni e sono costretti a leccarsi le ferite pagando un deficit atletico parso evidente rispetto ad un avversario più reattivo e lucido nei momenti salienti dell’incontro.
Meglio il Catania, sostanzialmente, nel primo tempo. Etnei più pericolosi sull’asse Rocca-Bocic, con Sarao che lotta con generosità ma gli manca l’istinto del killer in area di rigore. I rossazzurri spingono molto sulle corsie esterne. Chiricò fa spesso tutto da solo, provando la giocata vincente con esiti poco lusinghieri. Il Catania ha il pallino del gioco, padroni di casa pronti a ripartire con D’Ausilio che guida la manovra d’attacco ed il recuperato Malcore pronto a duellare con la difesa catanese.
Gara intensa nella prima frazione, che si conclude con una doppia occasione per i padroni di casa a beneficio di D’Ausilio (tiro respinto da Lorenzini) e Coccia. Dopo l’intervallo cala il Catania, più attendista e che solo attraverso qualche fiammata tenta di accendersi. Cerignola, invece, che guadagna campo e più manovriero. Nel momento in cui sale il pressing gialloblu, la sblocca Malcore. Al 59′ buco nella difesa rossazzurra, passaggio filtrante per Malcore che trova il varco libero per calciare e battere l’incolpevole Bethers.
Il Catania reagisce immediatamente con una doppia chance. Sarao prova ad approfittare di un’incertezza del portiere, non riuscendo dell’intento, successivamente il neo entrato De Luca manca il gol di pochissimo. Soffre la squadra di Zeoli il dinamismo dell’attacco pugliese e c’è meno argine a centrocampo. Il mister si gioca le carte Zanellato, Deli, Chiarella e Dubickas per scuotere il Catania, schierandosi secondo un 4-2-3-1. I rossazzurri si riservano in avanti alla ricerca del pari, così facendo il Cerignola trova spazi interessanti per innescare ripartenze insidiose con D’Ausilio e D’Andrea.
Il Catania spinge e produce nuove occasioni con Rapisarda e Chiarella, non adeguatamente sfruttate. Nel finale c’è spazio per una grande parata di Bethers che nega il raddoppio a Sosa. Volano i 5′ di recupero ed alla squadra di Zeoli non resta che abbandonare il terreno di gioco a testa bassa. Sorride, invece, il Cerignola che ritrova la vittoria dopo un digiuno di tre gare. A Lucarelli il compito di risollevare un Catania fisicamente e moralmente in affanno.
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