Alcune considerazioni sparse di Carlo Breve, allenatore ed opinionista, ai microfoni di Telecolor dopo il cambio alla guida tecnica e l’allontanamento del direttore sportivo Antonello Laneri:
“Perdere una partita dopo il successo di Brindisi è inaccettabile, si pensava potesse essere la vittoria della rinascita perché vincere in un momento così delicato ti dà una carica ed un entusiasmo forte, a Potenza mi aspettavo una prova vigorosa con il Catania che andasse a mordere l’avversario e cercasse quantomeno di pareggiare. Sono rimasto sorpreso da una prestazione che definirla sottotono è veramente poco, direi imbarazzante da parte dei rossazzurri. Era inevitabile quel che è successo dopo”.
“Credo che Grella abbia ritenuto che non tutti remassero dallo stesso lato per raggiungere gli obiettivi prefissati. Secondo me è questa l’analisi dell’allontanamento anche del direttore sportivo. Escludo che qualcuno abbia giocato contro l’allenatore ma quando le cose non vanno bene è chiaro che nel gruppo su 25 giocatori qualcuno scontento ci sia, è fisiologico”.
“All’interno di un gruppo di lavoro e di una società penso che si debba avere un filo conduttore comune. Se vice presidente e direttore sportivo non condividono lo stesso pensiero, magari si litiga senza spifferare nulla in giro. Fermo restando che non conosco le dinamiche perchè non ho alcuna amicizia sentita o legami particolari nè con Laneri né con Grella, che stimo come professionisti”.
“Ritengo che qualcosa non sia andata giù a Grella, che ha lavorato h24 per il Catania in questo anno e mezzo con grande sforzo sia a livello concettuale che di dare una filosofia diversa, a cui tanti di noi non siamo abituati. Ha sbagliato pure lui, ha ammesso le sue colpe e l’esonero di Tabbiani rappresenta una sconfitta di Grella perchè sicuramente il tecnico ha delle grandi responsabilità sulla crisi del Catania, ma non sono soltanto sue. Responsabilità hanno i calciatori e tutti i dirigenti, senza escludere nessuno. Fino alla domenica precedente, dopo la baraonda di Catania-Avellino, Grella ci aveva ancora creduto dando a Tabbiani una nuova opportunità. Credo che il Catania punterà ad arrivare quantomeno tra le prime 4 per poi giocarsela ai playoff. Ci sarà l’ambizione ancora più forte rispetto all’inizio”.
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