Mister Luca Tabbiani interviene alla vigilia di Catania-Avellino, facendo chiarezza sulle voci uscite nelle ultime ore ed auspicando che la sua squadra riesca a tirare fuori il meglio per vincere domenica. Queste le parole di Tabbiani in sala stampa:
“In ogni ambiente di lavoro si fanno le valutazioni di quello che poi succede. Venivamo da una partita fatta in un determinato modo col Taranto, mercoledì potevamo portarla a casa chiudendo la gara ma obiettivamente non è stata una prestazione di livello alto. E’ giusto che vi sia un confronto tra i miei ragazzi e la società. Al di là delle voci che sono uscite, per noi che viviamo lo spogliatoio c’è molta unità d’intenti, insieme stiamo cercando di costruire qualcosa per ottenere sempre il meglio, dobbiamo andare a ricercare continuità nelle prestazioni e nei risultati. Domenica abbiamo l’opportunità di disputare una bella partita, che rappresenta anche una bella pubblicità per la categoria con la solita cornice di pubblico che ci aspetta e responsabilizza. Gara difficile contro una squadra forte che vive un bel momento ed ha vinto nel finale le ultime partite, a differenza nostra in cui abbiamo rischiato di subire il pareggio contro il Taranto negli ultimi minuti e beccare l’1-1 a Teramo. Siamo pronti per andare a giocare una partita che si prepara da sola”.
“Ogni gara viene vista come determinante per noi, ed è giusto questo. Teniamo quello che di buono p stato fatto domenica scorsa e mettiamo da parte le negatività scaturite dal match di mercoledì, andando avanti nel nostro percorso. Quando si dice che la squadra, o qualche componente della stessa, remi contro l’allenatore si tocca la professionalità dei calciatori stessi e la mia umanità. E’ irrispettoso, io andrei in via Plebiscito e mi farei mettere sul fuoco perché ho la certezza che i ragazzi fanno il massimo per me e per il Catania soprattutto, la cosa più importante. Poi io posso essere all’altezza o meno, idem i ragazzi. Sarà il tempo a giudicare”.
“Troppi infortuni? Viviamo una situazione particolare dall’inizio dell’anno, con infortuni concentrati specialmente in determinati reparti, vedi il centrocampo e l’attacco tenendo conto delle indisponibilità di Di Carmine e Marsura, che faranno ulteriore esami. Non cerco alibi ma sinceramente non aiuta questa situazione perché qualche difficoltà a livello numerico ce l’abbiamo da inizio anno ma dobbiamo in qualche modo sopperire a queste difficoltà. Ora con tante partite da giocare possono essere un po’ più marcate ma noi dobbiamo fare la gara migliore possibile per tornare alla vittoria, cancellando gli ultimi 20-25 minuti di mercoledì a Teramo, dove è stato un po’ un suicidio e l’ambiente, probabilmente, oggi sarebbe diverso se avessimo vinto. Domenica possiamo cambiare tutto in 90 minuti al di là di chi possa scendere in campo. Certe difficoltà uniscono o disuniscono, noi dobbiamo unirci ed io percepisco questa unità di intenti. Non è possibile che ci possano essere due prestazioni diverse a distanza di tre giorni, queste difficoltà ci uniranno ancora di più e ne sono convinto.
“De Luca e Rizzo fuori rosa? In tutti gli ambienti di lavoro ci sono regole da rispettare. Tutti nella vita possono sbagliare, nessuno ha mai fatto del male a qualcuno ma se qualcuno sbaglia è giusto prendere determinati provvedimenti. La forza di una società è quella di fare rispettare le regole, tutti possono sbagliare ed il giorno dopo è risolto, bisogna seguire una linea di pensiero. Con la società ho confronti continui, il rapporto è stupendo perchè ricevo sostegno quotidiano, io come i ragazzi. Noi l’appoggio del club lo sentiamo con i comportamenti e le chiacchierate, questo mi dà forza. Se no probabilmente non sarei arrivato qua e la stessa cosa la vivono i ragazzi. De Luca sarà convocato perchè quando si adotta un provvedimento non vuol dire, poi, che uno non esiste più, fa parte di determinate regole di una società. Non c’è niente da nascondere, è tutto alla luce del sole. Sono nel calcio da 27 anni e so bene che certe cose possono capitare sia nel bene che nel male, tutti siamo umani e non mettiamo la croce addosso a nessuno. C’è una società che va al di sopra di tutti e chi lavora nel Catania dà il massimo per fare bene, poi si può sbagliare ma di certo non in mala fede”.
“Ripeto, dobbiamo cercare di avere continuità e stare sereni all’interno del campo di calcio. Fa un pò male fare apparire che abbiamo tanti problemi, ci sono problemi come in tutti i posti ma in una piazza come questa vengono amplificati. Dobbiamo trovare le piccole chiavi per fare partire questo carrozzone, realizzare passi avanti e seguire costantemente questa linea, senza alti e bassi. E’ un momento particolare ma dobbiamo unirci per ricavare quella forza emotiva necessaria, tirando fuori tutto quello che abbiamo”.
“Col Taranto si è visto l’atteggiamento giusto, anche se potevamo fare meglio nella qualità del gioco espresso, ma ci sono momenti in cui il risultato conta di più. A Teramo non ci aspettavamo quel tipo di partita perchè ci siamo abbassati troppo nel finale. Nel secondo tempo di domenica scorsa c’è stato uno scollamento rischiando di subire il pareggio nel finale e buttando tanti palloni in area, col Monterosi anche ma abbiamo preso gol. Devo capire i motivi. Avremmo anche dovuto sfruttare meglio alcune situazioni dettate da scelte sbagliate. Le prestazioni altalenanti non fanno bene a nessuno, serve trovare equilibrio e dobbiamo lottare per questo, anche se affronteremo un Avellino che arriva a Catania vivendo un momento di esaltazione totale. Nell’equilibrio sta la chiave della stagione”.
“I motivi dell’infermeria piena? Non tutti i giocatori hanno fatto la stessa preparazione. In tante squadre ci sono infortuni, soprattutto quando devi giocare molte partite. Noi sin dall’inizio abbiamo questi problemi, in alcuni casi siamo stati costretti a forzare col minutaggio senza potere ruotare i giocatori. I fattori potrebbero essere tanti ma può capitare, di certo non aiutano specialmente quando si concentrano in un reparto determinante”.
“Il nostro pubblico ci ha sempre sostenuto, giochiamo in uno stadio importante. Domenica le curve hanno cantato per l’intera durata della gara ed abbiamo sfruttato l’entusiasmo dei nostri tifosi perché un ambiente positivo trascina. Spero che questa positività allo stadio ci sia anche contro l’Avellino fino al 90’, poi a fine partita è legittimo che la gente giudichi in un senso o nell’altro. Le curve hanno sempre dato una mano, magari in alcuni settori dello stadio sono un po’ polemici. Dobbiamo essere noi a trascinare tutto l’ambiente a suon di prestazioni continuative. Rocca sarà a disposizione, Zanellato vediamo settimana prossima, Deli farà un esame, sono comunque tutti vicini al rientro. Chiaramente dobbiamo anche metterli in condizione una volta che rientrano. Rapisarda ad esempio ha retto bene e starà sempre meglio. Sarà così anche per Rocca. Chiarella ora è a tutti gli effetti abile ed arruolabile, Quaini è a posto. In questo momento dobbiamo soffrire un po’, ma piano rimettiamo tutti dentro”.
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