STAMPA LOCALE – Finocchiaro: “Catania, importante conservare l’equilibrio. Tabbiani non si è mai nascosto nelle difficoltà”

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Ospite di Chancebet News nel corso della trasmissione ‘Big Chance’, il giornalista de La Sicilia e La Gazzetta dello Sport Giovanni Finocchiaro fa un’analisi a 360 gradi del Catania visto in avvio di stagione. Ecco quanto evidenziato:

“Il Catania ha cominciato il ritiro dopo e completato l’organico man mano che le settimane a Zafferana trascorrevano, avendo effettuato il rodaggio in campionato perchè ha sostenuto pochi allenamenti congiunti e mai con una pari grado. Quando si è detto di dare un po’ di tempo al Catania di carburare, gli effetti sono questi. In casa anche quando hai perso hai giocato con un certo criterio. Poi se negli ultimi minuti arretri perchè non hai le gambe al 100%, commetti l’errore e ci mettiamo la sfortuna il quadro comincia a delinearsi. Una vittoria d’autorità a Caserta non ti cambia la stagione ma devi avere la continuità soprattutto in questo periodo in cui ci sono tante gare da giocare. Conservare l’equilibrio di cui parla Tabbiani sarà importante e non solo sul piano fisico”.

“Le partite perse con Crotone e Foggia avevano dato la fotografia di una squadra che andava a costruire azioni, che giocava la palla con questa impostazione da dietro che porta a determinati meccanismi, non c’è stata una caduta dovuta alla prestazione o alla superiorità delle avversarie, si è lottato e perso. La crescita è evidente al di là del risultato perchè questa squadra tenta di non buttare mai via la palla. C’è un progetto tecnico che dobbiamo ancora esaminare e speriamo ammirare, scoprire fino a dove si spingerà”.

“Catania vive per il calcio, lo ha vissuto a tutti i livelli e i tifosi si accorgono se ci sono delle lacune, se vengono commessi degli errori o ci sono degli atteggiamenti sbagliati. Ben venga Tabbiani che non si è mai nascosto nelle difficoltà dicendo sempre le cose come stanno, anche a costo di criticare il proprio lavoro. Non tutti gli allenatori lo fanno”.     

“Al di là dei proclami entusiastici di un Pelligra che vorrebbe andare in Serie A subito, i sogni del presidente si vanno ad accoppiare con la politica societaria di chi sta a Catania tutto il giorno, dunque Grella, Carra, Laneri e via discorrendo. E’ importante che ci sia un certo equilibrio nella gestione e nella sconfitta soprattutto, perchè la vittoria è facile da gestire, le mosse di una società diventano determinanti e indirizzano il gruppo dalla parte giusta. La tenuta mentale e comportamentale della società determina anche il cammino di una squadra”.

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