Gianluca Russo, match analyst e allenatore, analizza dal punto di vista tattico i punti salienti che potrebbero caratterizzare lo svolgimento della partita Juve Stabia-Catania facendo anche un confronto statistico tra le due squadre. Abbiamo evidenziato le parole più significative di Russo ai microfoni di Telecolor, nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’:
“Spicca l’aggressività importante della Juve Stabia. Il Catania può aspettarsi una Juve Stabia molto aggressiva specialmente quando gioca in casa perchè intercetta tanti palloni a centrocampo – 41 a partita è un dato veramente importante – e subisce pochi tiri. Nel confronto statistico con il Catania, invece, si notano numeri discreti in fatto di passaggi filtranti per i rossazzurri, in questo senso c’è una fase di miglioramento rispetto alle prime giornate. Non piace a nessuno il dato relativo ai passaggi smarcanti effettuati dal Catania per la qualità che la squadra di Tabbiani possiede, pur considerando che non gioca con un trequartista ed il play è il calciatore più vicino al centravanti. Pochi passaggi smarcanti per vie centrali, 11 con una precisione dello 0%. Questo è un dato allarmante a livello tattico”.
“La Juve Stabia vanta una difesa forte, recupera molti palloni, fa un buon possesso palla, va a segno ed è prima in classifica. I rossazzurri in questo momento hanno delle carenze. I numeri non mentono, sono quelli. E il Catania le partite che non può vincere non deve perderle, vedi Crotone e Foggia, rischiando altrettanto anche al cospetto del Latina”.
“Per quanto riguarda lo sviluppo della fase difensiva c’è un problema di collettivo per il Catania, non di tipo individuale. I numeri finora raccolti, messi a confronto con tutte le 60 squadre del campionato di Serie C, dicono che il Catania vince pochi duelli difensivi, registra poche palle intercettate di transito verso la zona pericolosa e pochi duelli aerei vinti. Questa situazione devi obbligatoriamente migliorarla se vuoi puntare in alto”.
“La Juve Stabia gioca davvero bene a calcio, squadra importante soprattutto tra le mura amiche che adotta giocate codificate e pericolose. A Brindisi, ad esempio, in determinate situazioni hanno eseguito bene l’attacco sugli esterni, giocando in ampiezza e tenendo 2-3 uomini in zona porta spostando palla velocemente. Hanno questi attaccanti che vanno a fare densità in zona centrale per liberare tutto lo spazio attorno che serve per una seconda palla sporca e favorire l’inserimento delle mezzali. Portano palla sull’esterno, gli attaccanti facendo densità in zona centrale attirano il reparto difensivo, poi se la palla arriva all’uomo largo, lato opposto, va a concludere. Situazione molto pericolosa questa”.
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