Il quotidiano La Sicilia evidenzia alcuni dati statistici che ben fotografano il momento delicato attraversato dal Catania. Partendo, innanzitutto, dal fatto che la squadra “ha racimolato otto punti, realizzato sette reti e subite cinque”. Tutto sommato la difesa tiene, invece la squadra “possiede un problema in attacco. Sette reti in sette gare rappresentano un bottino misero”.
L’analisi, che non prende in considerazione la Coppa Italia, pone l’attenzione sul reparto offensivo “ma deve estendersi a tutto il gruppo rossazzurro. Se infatti è vero che nel calcio moderno le marcature devono o dovrebbero arrivare da tutti i reparti, la formazione etnea deve riflettere su una certa difficoltà a sfondare che in qualche modo sta condizionando anche la classifica”. Sostanzialmente tra le fila del Catania si segna poco e segnano in pochi (4 reti di Carmine, 3 Chiricò). Inoltre “in quattro partite delle sette disputate in campionato il Catania non è proprio andato a segno”. Dunque Tabbiani e il suo staff “devono trovare la cura e in fretta a questa sterilità offensiva”.
Il ritorno di Dubickas dall’infortunio “viene in soccorso di Tabbiani. Il ragazzo è entrato bene a Castellammare sfiorando il gol del pari. Da lui il club si attende molto e potrebbe rivelarsi l’arma in più, ma servirebbero anche gli squilli di gente come Bocic, De Luca Marsura, Sarao” e soprattutto Chiarella, che “potrà contribuire con i suoi cambi di marcia improvvisi a ringalluzzire un dato, quello dei gol fatti, che al momento non è soddisfacente”. Qualche gol potrebbero garantirlo anche i centrocampisti e i difensori.
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