“Il pari serve perchè in rimonta, ma il Catania avrebbe dovuto e potuto anche vincerla. Invece il Latina si è chiuso per bene e non ha concesso spazi a Di Carmine, per esempio: poco rifornito, il bomber, troppo confusionari gli attacchi conclusivi con Chiricò che le ha tentate tutte”, riporta La Sicilia a commento della partita pareggiata 1-1 contro il Latina.
“Insomma il Massimino a sostegno non serve alla squadra per sbloccarsi. In trasferta il Catania trova spazi più ampi e affonda, in casa dovrà trovare altre soluzioni tattiche. Il 4-3-3 di Tabbiani ha racchiuso l’idea di gioco propositiva con i presunti titolarissimi del momento schierati dal primo istante. Bisognava tenere conto di otto assenti per infortunio o squalifiche (Bocic) ma le risorse c’erano comunque, anche se per buona parte della gara hanno funzionato poco specie sulla fascia sinistra”, si legge.
Catania in “forcing continuo”, si parla di “difesa ferma” in occasione del gol nerazzurro e non solo, ma anche di un Catania “senza costrutto” che commette “errori anche nei passaggi più semplici” con “lanci lunghi, nessun movimento per smarcare Di Carmine, palloni calciati anche a casaccio perdendo lucidità e colpi”, fino ad arrivare al timbro di Chiricò ed alla traversa di Bouah. Un pareggio che “serve a poco nell’economia di una risalita che stenta a materializzarsi”.
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