Gol del Monterosi all’ultimo respiro e Catania che deve accontentarsi di uno striminzito pareggio. “Il successo risicato sul Taranto aveva aperto i cuori rossazzurri alla speranza. Ma ieri a Teramo la squadra di Tabbiani si era accontentata del vantaggio arrivato su un autogol alla Niccolai senza avere forza e mezzi per chiuderla”, riporta La Sicilia. E così, nel finale, “la botta di Palazzino che nessuno contrasta, nessuno argina. Da non credere”.
“Se non dovesse arrivare una sterzata – si legge ancora – il campionato di questa squadra è destinato a rimanere anonimo, se non peggio. Poi, è vero, gli infortuni di Di Carmine e Marsura, sempre muscolari, aprono a discorsi ben diversi: possibile che in questa squadra si fanno male tutti? Preparazione errata? Sbagliato andare a Zafferana in estate, poi a Ragalna sul sintetico aspettando il Cibalino?”. E ci si chiede perchè un professionista come il prof. Giovanni Petralia, attuale coordinatore, non abbia un ruolo più centrale nella preparazione della prima squadra.
In merito alla partita di Teramo, si parla di “gara nata male e finita peggio”, vedendo il pari di Teramo come “più che una sconfitta”. Viene evidenziato che nella ripresa “la circolazione palla del Catania rallenta perchè c’è da gestire la fatica in vista del confronto domenica contro l’Avellino. Così il Monterosi lavora, anche su palla inattiva, per arrivare al pareggio”. Nel finale il Catania “s’allunga più del dovuto e finisce non certo in gloria”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***