“Il tiro scoccato da 54 metri e finito in rete è diventato il gesto da copertina dell’intera stagione“, riporta l’edizione Sicilia e Calabria de La Gazzetta dello Sport, che parla di “gol da antologia” come simbolo della “rinascita rossazzurra”. Lo stesso Chiricò ha ammesso che un gol simile lo aveva già segnato undici anni fa. «Nel 2012 giocavo nel Lecce – dice – e ho segnato un gol simile al Treviso. Come è capitato domenica, avevo visto il portiere fuori dai pali e ho tentato, a volte si ha fortuna ma a volte si sbaglia completamente la mira. Chiaramente un gol come questo non lo dimentichi”.
Chiricò, in precedenza, era stato per il Catania l’uomo dei due assist che avevano permesso a Di Carmine di siglare la doppietta contro il Picerno. Ieri l’altro ne ha sfornato un altro per lo stesso centravanti e poi ha segnato il suo secondo gol personale. «Mi piace servire i compagni, fa parte di un gioco di squadra che il nostro allenatore ha organizzato – riporta il quotidiano -. Seguiamolo perchè è un tecnico davvero preparato. Certo, il gol personale l’ho sempre cercato, ma senza stress perchè sapevo che sarebbe arrivato presto. Con questo gruppo potremo arrivare davvero molto lontano. Bisogna migliorare, però c’è grande qualità nei vari reparti. E questo sta emergendo grazie alla guida dell’allenatore».
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