Ospite di ‘Futura Gol’, trasmissione a cura di Futura Production, l’esterno offensivo ora in forza al Siracusa Andrea Russotto commenta le difficoltà incontrate dal Catania in questo avvio di stagione, lui che fino a poco tempo fa vestiva proprio la maglia rossazzurra ma non è stato riconfermato dalla società. Ecco quanto evidenziato:
“Posso fare un esame da esterno. La città di Catania è particolare, i giocatori che per la prima volta indossano questa maglia devono sapere che Catania ti dà tanto ma, al tempo stesso, ti chiede tanto. Ti chiede perchè una piazza che registra 20mila presenze sugli spalti in C non è da tutti. Le aspettative sono giustamente alte perché, secondo me, la squadra allestita è molto forte. Questa sorta di delusione è dettata dal fatto che ci si aspettava di vincere tutte le partite ma il calcio è così. Io sono dell’idea che il Catania sia in ottime mani come società. Da Pelligra a Grella e Laneri oggi è un lusso avere una società del genere soprattutto in Serie C. Certe riflessioni sono dettate anche dal malumore dei risultati ma bisogna ricordarsi che in questo club c’è gente con professionalità, esperienza e una grande voglia di portare in alto Catania. Sotto il profilo societario Catania è in mani più che solide”.
“La squadra è completamente nuova, l’allenatore pure. Ogni calciatore ha dei tempi fisici per entrare in condizione e tempi mentali per entrare negli schemi di un allenatore. Il Catania ha una rosa di primissima fascia, ho visto qualche partita e quando manca il gol è la cosa più importante nel calcio. Il Catania però gioca, crea, poi ci sono stati episodi sfortunati ed in cui i ragazzi sono mancati o che magari l’allenatore avrebbe potuto leggere in maniera diversa ma ogni tecnico ha un proprio credo ed è giusto seguirlo”.
“Si chiede un’identità di squadra più forte? Non si può chiederlo dopo 7-8 giornate di campionato ad un gruppo quasi interamente nuovo. Il Catania oggi può sopperire a questa mancanza di risultati attraverso il grande tasso tecnico dei giocatori. Chiricò è l’esterno più forte di tutte e tre i gironi di C e farebbe comodo anche a tante squadre di B. Questa rosa è composta da giocatori forti che ad oggi attraversano delle difficoltà perché prima di essere calciatori sono esseri umani. C’è chi fisicamente si trova più indietro rispetto ad altri, chi purtroppo è infortunato, e gli infortuni fanno parte del gioco. Proprio nei momenti difficili si crea questa identità. Queste sconfitte fanno sì che il gruppo si unisca ancora di più per superare il momento difficile”.
“Il Catania dà la sensazione di affidarsi quasi esclusivamente alle giocate di Chiricò? Quando c’è da fare la giocata è normale che giocatori come Chiricò si assumano in primis la responsabilità, la squadra ovviamente non si deve cullare perchè può anche capitare che Chiricò non sia in giornata. Capisco la rabbia ed il dispiacere però alla lunga i valori di questa squadra verranno fuori. La gente di Catania è stanca perché vive questo malumore da tanti anni e lo capisco. La nuova proprietà però non si può accollare le responsabilità di anni di sofferenza vissute dalla piazza. Adesso c’è una società nuova che ha creato un entusiasmo importante, portando 14mila abbonati allo stadio”.
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