Intervistato da Notizie.com, l’ex difensore del Catania Ciro Capuano ricorda brevemente i suoi trascorsi in maglia rossazzurra raccontando qualche aneddoto:
“Catania squadra iconica della Serie A? Ancora oggi viene ricordata, c’era un numero elevato di argentini. La dirigenza azzeccò alla grande la scelta. A un certo punto venne ingaggiato Simeone come tecnico, avevamo bisogno di un allenatore come lui. Tutto questo nonostante venissimo da un periodo tranquillo con Giampaolo. Il Cholo, visti i tanti suoi connazionali, parlava in spagnolo allo spogliatoio, ma si faceva capire eccome. E poi che grinta che aveva!”.
“Aneddoti su Simeone? Mancava l’ultima giornata, dovevamo preparare la partita con la Roma. Noi eravamo salvi, loro avevano bisogno dei 3 punti. Per tutta la settimana ci ha detto: ‘Non mi interessa, io voglio vincere!’. Ci ha dato una carica clamorosa durante tutti gli allenamenti, quello che vedete ora in tv lo ha fatto nelle sedute settimanali. ‘Secondo voi non conta nulla questa partita, per me sì. Dobbiamo dimostrare di essere giocatori di Serie A’, ci ha ripetuto più volte. Ti trasmetteva la sua forza con il carisma, veniva al campo anche 2 ore prima degli allenamenti. Quella partita l’abbiamo vinta, è un piccolo esempio del suo carattere che mi porto dentro”.
“Mihajlovic? Sinisa per me è stato il più grande allenatore mai avuto. Non lo dico per quello che è successo negli ultimi anni, purtroppo, ma per quello che ci ha trasmesso in quei pochi mesi alla guida del Catania. Mi faceva sentire ancora più ‘uomo’ con le cose che diceva. Era una grande persona. Adesso ci sono tecnici che pensano soltanto al gioco, io penso che si debba curare anche il rapporto umano. Mihajlovic, in questo, era veramente il top”.
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