BREVE: “Catania, molta superficialità a Teramo. Se non metti la stessa fame degli avversari non vinci”

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Alcune considerazioni sparse di Carlo Breve, allenatore ed opinionista, ai microfoni di Telecolor sul Catania che si appresta ad affrontare l’Avellino dopo il pareggio di Teramo contro il Monterosi Tuscia:

“Sono emerse a Teramo delle lacune che io non avevo ancora visto, con il Catania in difficoltà sul piano temperamentale, tattico, di qualità di gioco molto insufficiente e deludente. La sconfitta di Castellammare aveva infranto un po’ i sogni di riavvicinamento nella zona alta di classifica, col Taranto Tabbiani aveva trovato degli equilibri, la squadra non era scollata e pur non avendo fatto una grandissima prestazione aveva ottenuto una vittoria da squadra non subendo quasi mai ripartenze. Ci stava riconfermare il sistema di gioco della gara precedente ma io non ho visto a Teramo un undici che volesse portare a casa i tre punti, che peraltro erano stati posti su un vassoio d’argento. Con un po’ più di cattiveria agonistica vincere era ampiamente alla portata”.           

“Contro l’Avellino secondo me Tabbiani potrebbe tornare a proporre il suo sistema tattico, ma a metà campo ci sono tante defezioni, la scelta del modulo dipenderà anche da questo. Ci sono tante qualità che un allenatore deve avere, a cominciare dall’importanza d’incidere durante la partita, di saperla leggere, oltre all’empatia che devi creare con il gruppo, la squadra rispecchia sempre il carattere del proprio allenatore. A Teramo ho visto situazioni di molta superficialità, difensori che andavano sul pallone con leggerezza. Gli avversari hanno guadagnato terreno acquistando coraggio. Consideriamo che il Monterosi ha lasciato tanto spazio al Catania, che non ha sfruttato occasioni incredibili per chiudere la partita. Troppa sufficienza, poca cattiveria, troppi leziosismi”.      

Tabbiani deve trasmettere alla squadra il messaggio che l’Avellino dovrà giocare contro una città intera, questo non si è percepito finora. Bisogna verticalizzare sicuramente di più. Il gol contro il Taranto è arrivato per la verticalizzazione di Rizzo, con l’attacco alla profondità di Bouah con cattiveria, poi c’è la giocata del singolo. Io vorrei che Tabbiani inciti i suoi ragazzi a scendere in campo col sangue agli occhi contro l’Avellino. Dal punto di vista della condizione fisica vedo un Catania sufficiente, non credo sia presente un problema di condizione fisica ma di tanti infortuni muscolari e idee di gioco. Poi è chiaro che se non metti la stessa fame, rabbia e cattiveria degli avversari non vinci le partite. La rosa al completo, al netto degli infortuni, è di qualità“.

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