A MENTE FREDDA: ritrovati i tre punti con carattere, aspettando nuovi progressi

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foto Catania FC

Bisognava vincere ad ogni costo, al di là dell’espressione di gioco più o meno convincente, e la vittoria è arrivata. Tre punti in classifica per il Catania che entra in zona playoff nella speranza che il successo sul Taranto rappresenti il primo di una lunga serie di risultati per scalare la classifica. Va bene così. Non era semplice avere ragione di un Taranto ben chiuso dietro. Stavolta, dopo le difficoltà incontrate al cospetto di formazioni prevalentemente attendiste, la formazione allenata da Tabbiani ha trovato la chiave giusta per affondare i colpi, muovendo la difesa avversaria al momento opportuno.

Vero è che il possesso palla si è presentato sterile nel primo tempo ma, per buona parte della ripresa, il Catania ha impresso un ritmo più intenso ed elevato attaccando meglio la profondità. Bravi, poi, Marsura e Di Carmine in occasione del gol a produrre il movimento giusto per disorientare la difesa tarantina. Il cambio di modulo operato da Tabbiani varando un 3-4-2-1 ha permesso al centravanti ex Perugia di avere qualche spazio in più in avanti, agevolato dalla vicinanza dei trequartisti Chiricò e Bocic.

Il collettivo ha saputo lottare e soffrire da squadra, tirando fuori il carattere in un contesto difficile da gestire in primis sotto il profilo emotivo. Sebbene la difesa abbia corso qualche rischio, nel complesso è stato concesso poco al Taranto che in contropiede poteva fare male ai rossazzurri ma il Catania ha controllato abbastanza bene Kanoutè e compagni, a differenza di quanto accaduto nel precedente turno casalingo con il Latina. Semmai c’è un po’ di rammarico per non avere chiuso l’incontro sul 2-0, visti i legni (gli ennesimi di questo avvio di stagione) colpiti da Curado e Dubickas.

Sui singoli, da sottolineare la prestazione di Bouah che ha corso tanto sulla corsia di destra. A centrocampo, dopo qualche difficoltà, Zammarini ha guadagnato metri e fiducia partecipando attivamente alla costruzione della manovra. Ladinetti, dopo un inizio poco esaltante, si è limitato a svolgere il compitino ma è stato con l’ingresso di Rizzo che il Catania ha cambiato marcia aumentando le verticalizzazioni e contribuendo a suonare la carica ad una squadra più propositiva e coraggiosa. Bene Chiricò, raddoppiato e talvolta triplicato dagli avversari ma che comunque si è sacrificato molto per la causa fungendo anche da terzino aggiunto in alcuni casi.

L’intensità e l’aggressione degli spazi evidenziate nel secondo tempo sono le basi da cui ripartire in vista dei prossimi impegni ravvicinati, auspicando che il gioco migliori in termini di qualità e continuità nell’arco dei 90’ facendo fruttare appieno la gestione del possesso palla. In tal senso sarà fondamentale il completo recupero di giocatori come Chiarella, Rapisarda, Deli e Rocca per dare ulteriori risorse ad una squadra che necessita di tutti gli effettivi per sostenere il tour de force che l’attende e proseguire la marcia verso la risalita.

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