Risposta eccellente del Catania allo stadio “Alberto Pinto”. Il 4-0 maturato a Caserta certifica la reazione veemente di una squadra che, dopo il passo falso interno con il Foggia, ha dimostrato di non accusare il colpo. Reti spettacolari di Chiricò, bene Di Carmine a cui il fiuto del gol non manca, molto meglio il centrocampo con Quaini in cabina di regia ed il ritorno di Silvestri al centro della difesa. Ma è stato soprattutto l’atteggiamento a fare la differenza, la capacità di giocare collettivamente.
Le individualità in casa Catania ci sono ma soltanto a sprazzi l’Elefante ha giocato davvero da squadra nelle primissime giornate. Fino a pochi giorni fa si parlava di un Catania Chiricò-dipendente, in quanto il 90% dello sviluppo delle azioni passava dai piedi del calciatore brindisino. A Caserta, invece, la formazione di Tabbiani ha trovato più soluzioni con Zammarini e Bocic particolarmente ispirati (unico neo il cartellino rosso del serbo, ndr). Sfruttando, sì, l’estro di Chiricò ma supportandolo egregiamente. In special modo Castellini, che ha spinto molto fino a quanto è rimasto in campo dialogando spesso con l’ex Crotone.
Chiricò voleva fortemente i primi gol in rossazzurro, ci era andato molto vicino nelle precedenti apparizioni. Finalmente ha centrato il bersaglio, nel primo caso imitando un simbolo come Peppe Mascara, nel secondo calciando ancora una volta da fuori lasciando partire un tiro preciso e potente che non ha lasciato scampo al portiere. Lui e Di Carmine, i due innesti più rappresentativi del Catania, hanno suonato la carica e trascinato la squadra verso una vittoria preziosa più per il morale che per la classifica. Per quella c’è tempo, la scalata può proseguire a patto che gli etnei riescano a trovare la strada della continuità nei risultati.
Il successo sulla Casertana in un campo che prima di domenica era tabù per gli etnei, ha inviato segnali incoraggianti al cospetto di un avversario che vanta diversi nomi di qualità ed esperienza in rosa (il curriculum parla chiaro), ma pur sempre in forte ritardo di condizione. Vincere, in ogni caso, fa bene ed il Catania ha disputato la migliore gara di questo avvio di stagione per espressione di gioco, occupazione degli spazi, cinismo e lucidità sotto porta. La strada è ancora lunga, fondamentale non farsi trovare impreparati in vista del tour de force di questo mese con altri sette impegni da affrontare tra campionato e Coppa Italia.
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