Vigilia di Catania-Picerno. L’allenatore rossazzurro Luca Tabbiani interviene in una lunga conferenza stampa parlando del match in programma allo stadio ‘Angelo Massimino’, ritenendosi soddisfatto dei progressi evidenziati nel corso degli allenamenti dalla sua squadra. Ecco quanto evidenziato:
“Marco Palermo è catanese e so che magari è difficile crederlo, ma è stato lui stesso a comunicarci la volontà di poter andare in un altro posto, ma non è qualcosa di definitivo. Penso anche che la cosa si possa risolvere. Ho parlato con il ragazzo, abbiamo un ottimo rapporto. Se un giocatore avverte la necessità di andare a giocare altrove penso sia giusto accontentarlo, ma se dovesse rimanere saremmo tutti ben contenti. Ora la nostra priorità è quella di pensare alla partita che andremo ad affrontare domenica, poi abbiamo 42 giorni intensi dove giocheremo 11 partite. Anche le altre squadre giocheranno spesso in questo periodo, chi riuscirà a lavorare meglio mentalmente e fisicamente potrà avere dei benefici”.
“Tutte le gare sono difficili, si nota molto equilibrio, molta difficoltà nel raggiungere il risultato. Nello sport in generale vincere non è facile. Non lo sarà neanche domani, pur sapendo di avere la necessità di fare risultato nello stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che sarà un campionato complicato in ogni partita e situazione. Il Picerno gioca bene, con un allenatore e persona che stimo molto e ritrovo molto volentieri. Con Longo ci siamo affrontati tante volte in Serie D al nord. Già nel finale della scorsa stagione hanno fatto un bel percorso, mantenendo in gran parte l’ossatura. Affronteremo una squadra organizzata con e senza palla. So benissimo che loro in campo ci sanno stare bene. Noi, comunque, abbiamo tutte le carte in regola per potere vincere e so che i miei ragazzi lo vogliono fortemente. Dovremo assicurarci di fornire la stessa prestazione dell’esordio sperando in un risultato diverso, ragionando sul fatto che contro il Crotone abbiamo disputato una buonissima partita commettendo però anche qualche errore. Dobbiamo ricercare la perfezione per poi ottenere il risultato, limando qualcosa”.
“Il Picerno ha un modo di giocare diverso dal Crotone, dovremo essere bravi ad interpretare la gara nel modo giusto. Quando affronteremo squadre che verranno a chiudersi si tenterà con maggiore frequenza la conclusione da fuori e può essere utile sfruttare a proprio vantaggio i calci piazzati, soluzione che caratterizza il 30% dei gol in campionato. Non penso, comunque, che il Picerno verrà a chiudersi. Sarà una partita aperta. Il risultato è sempre importante ma in questo momento dobbiamo dare importanza soprattutto alla prestazione, che è quella attraverso cui ottenere i risultati. Diamo importanza al collettivo, al mezzo per arrivare al risultato. Il campionato è lunghissimo e abbiamo tutto il tempo del mondo per costruirci la nostra identità e il modo di giocare insieme”.
“La sosta in campionato ci ha permesso di aumentare la condizione fisica di alcuni ragazzi arrivati dopo ed a cui mancava un pò di intensità. La voglia di riscattare il risultato dell’esordio ci è rimasta. A nessun allenatore fa piacere stare fermi, qualcosa la stacchi mentalmente perchè l’adrenalina, la tensione e l’attenzione le vivi in maniera diversa. Ma da martedì i ragazzi hanno riacceso subito la spina. Percepisco quella voglia e rabbia che ci sono rimaste dentro dall’esordio. Adesso abbiamo la fortuna di rigiocare in casa, vivendo la stessa serata e facendo in modo che stavolta il risultato sia diverso”.
“Da cosa ripartire? Dall’abnegazione nell’aiutarsi dentro la partita contro il Crotone, dalla voglia che i ragazzi hanno dimostrato di vincere. Sono sicuro che con prestazioni come quella offerta all’esordio si possano ottenere più vittorie che sconfitte. Quella appena trascorsa è stata una settimana bella, svolta ad un certo livello, l’ho detto ai ragazzi. Settimana molto positiva per attenzione, abnegazione e intensità. I ragazzi si sono preparati bene per questa gara”.
“Ladinetti è un giocatore pronto. Io ragiono però su un discorso di collettivo. Ognuno ha le sue caratteristiche, tutti saranno utili e importanti allo scopo d’incamerare più punti possibile in questo periodo. Riccardo possiede caratteristiche molto importanti, può migliorare nella guida vocale ma quello è anche un discorso legato all’esperienza. E’ giovane con grandissimi margini di miglioramento ed una grande carriera davanti a sé. Ho due play con caratteristiche differenti, utilizzeremo entrambi. Hanno una competizione interna molto corretta”.
“Di Carmine? Ha messo minuti, sta bene. Stava bene anche la settimana precedente quando, contro il Crotone, appena entrato ha avuto subito un’occasione importante facendo uno scatto di 50 metri per arrivare a concludere. E’ in buona condizione anche Deli, Bouah. Sono tutti professionisti che si sono allenati anche a casa. Bouah e Deli devono mettere un po’ di allenamento in più con la squadra per intensità. Di Carmine sarà determinante come tanti altri”.
“Giocando, migliori più velocemente. Quando gli avversari hanno il possesso della palla, ad esempio, dobbiamo dare una certa pressione e chiudere meglio le linee di passaggio. Nella fase di costruzione è il collettivo che diventa determinante, la squadra deve sapere trovare gli spazi essendo ordinati e coordinati in avanti, evitando di lasciare troppi spazi agli avversari, quando ci abbassiamo dobbiamo alzare un pò l’attenzione. Contro il Crotone sono passati troppi palloni tra le linee nell’arco di quei dieci minuti di calo. Col tempo impari a conoscere meglio il compagno, ad esempio come crossa. La conoscenza ti aiuta anche a riempire meglio l’area di rigore, cosa che ad esempio la squadra ha fatto bene contro il Crotone ma magari bisogna migliorare nei movimenti dentro l’area. Da parte mia, in ogni caso, non ci saranno mai promossi e bocciati, cercheremo sempre di migliorare e quando un giocatore non viene riconfermato nella gara successiva non è una bocciatura ma si dà importanza a più calciatori possibili. Con tante partite da giocare dobbiamo essere tutti dentro il progetto”.
“Se ho in mente una coppia titolare in difesa? Dietro un po’ più di stabilità si può dare ma con i cinque cambi si cambia continuamente. Abbiamo tanti giocatori importanti in difesa, tutti è giusto che riescano a dare un contributo. Nel corso dell’anno c’è chi farà qualche partita in più e chi meno, ovvio, ma la mia idea è dare importanza al gruppo, ai valori che si riescono a costruire. Tornerà utile anche la duttilità di tanti giocatori che ho a disposizione, come potrebbero essere De Luca e Quaini. Molto dipende dai ragazzi. Io come allenatore devo trasmettergli fiducia, aumentando in loro la voglia di fare parte del progetto. Non avrò una formazione titolare standard. Alleno anche dei giocatori che sanno gestire determinati equilibri nello spogliatoio, sapranno come superare i momenti di difficoltà e gestire i momenti positivi. Su questo dormo sonni tranquilli”.
“Castellini? E’ giovane, un 2003 che va aiutato da me, dai ragazzi e dal pubblico perchè se giocherà domenica sarà una bella esperienza per lui. Ha un’intelligenza calcistica incredibile, ragazzo molto professionista nella testa. Silvestri in campo? Vedremo, non svelo le scelte di formazione per non dare vantaggi agli avversari. Bouah ha fatto qualche giorno di allenamento ed è in buone condizioni ma un pò di tempo gli serve per capire come si muovono i compagni. In partita fai tanti scatti, non penso che oggi sia pronto anche se ha una struttura e qualità aerobica importante. Ci darà una mano, vedremo durante la gara se ci sarà spazio anche per lui”.
“Se si cambia spesso formazione di partenza non è facile costruire un’identità, questo è il mio punto di vista. Aggredendo l’avversario più alto possibile, poi ogni partita ti porta delle varianti, affrontando squadre che attaccano in un modo e difendono in un altro, noi lavoriamo in settimana proprio sulle varianti, ma la base della nostra identità non deve cambiare. Essendo propositivi e con voglia di vincere, anche a volte esuberanti nel volere andare in avanti cercando di rubare palla prima possibile. A seconda dell’avversario si attacca più per vie centrali o esterne, oppure si libera il play in un determinato modo”.
“Deli? Si è inserito in brevissimo tempo nel gruppo, in maniera incredibile caratterialmente e tecnicamente, giocatore di livello alto, forte. In mezzo al campo abbiamo tanti giocatori di quantità, lui ha anche qualità, sono molto contento del suo arrivo, di tutto il pacchetto di centrocampo e della rosa a disposizione. Alleno una squadra competitiva, la strada è quella giusta e si è iniziata a creare una bella alchimia. Non so dove arriveremo, adesso iniziamo a mettere dentro punti che fanno parte di questo gioco ma, ripeto, oggi focalizziamoci solo sulla prestazione perchè questa porterà il risultato”. “Chiarella? Giocatore importante e di prospettiva, sta svolgendo un percorso di crescita con Petralia, persona molto competente, ed in brevissimo tempo ho notato miglioramenti incredibili. Marco veniva da una serie d’infortuni negli anni, lui è un grandissimo ragazzo ed ha capito il motivo per il quale la società ha deciso di fargli svolgere questo tipo di percorso, a breve ci darà un mano anche lui. Sugli esterni abbiamo tante soluzioni. Bocic, Marsura, De Luca, Chiricò… De Luca ad esempio tende a giocare più vicino al centravanti mentre Mino ama soprattutto puntare da fuori. Chiarella possiede caratteristiche diverse, fa parte di una strategia ben precisa. Il direttore mi ha messo a disposizione una rosa di giocatori in quasi tutti i ruoli con caratteristiche differenti, a seconda delle esigenze che si andranno ad incontrare nel corso della stagione. I ragazzi, poi, hanno l’intelligenza e l’esperienza per riconoscere loro stessi quando effettuare certi movimenti e trovare determinati spazi, al di dà delle mie indicazioni tattiche”.
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