TABBIANI: “Catania, c’è un po’ di amarezza ma prendo di positivo la voglia di non perdere”

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foto Catania FC

In aggiunta alle dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Telecolor, spazio alle parole di mister Luca Tabbiani nel post gara di Monopoli evidenziate da Chancebet News:

“Non sono molto arrabbiato per il risultato perchè in questo campionato non devi sempre vincere. C’è un pò di amarezza perchè non abbiamo giocato al massimo delle nostre possibilità. Non mi riferisco all’aspetto dell’impegno perchè i ragazzi hanno lottato e sofferto, sul piano della qualità del gioco siamo riusciti a fare poco. Questo 0-0 è un passo avanti nella misura in cui abbiamo tenuto la porta inviolata, soffrendo poco per quanto loro ci abbiano messo sotto pressione. E’ un passo indietro, invece, se ci riferiamo alla qualità di gioco e alla ricerca di determinate cose, ma questo è un passaggio del percorso che ogni squadra deve fare. Tutte le partite non possono essere impostate come vogliamo noi, esistono anche gli avversari che vanno rispettati, il Monopoli ha fatto meglio di noi ma nonostante questo abbiamo portato a casa qualcosa che nell’arco del campionato conta”.         

“Deli ha spinto molto per 15 giorni, aveva un flessore affaticato, è arrivato da poco. Giocatore di qualità ma dobbiamo metterlo dentro piano piano. Marsura e Di Carmine danno sempre l’impressione di poter fare gol e crearsi una situazione. Sarao e Bocic forse potevo farli entrare prima ma avremmo fatto fatica comunque. Ripeto, prendo di positivo la voglia di non perdere questi tipi di partite. Giornata negativa del collettivo ma comunque esci con qualcosa in mano e in questo girone, soprattutto all’inizio, non è per niente scontato”.       

“Zanellato? Al di là di chi arriverà servono 20-30 giorni prima di essere al 100%, facendo un percorso specifico sperando di farlo allenare con continuità. Il collettivo nelle prime due in casa si è espresso in grande maniera mettendo in funzione le individualità degli attaccanti, questo mi serve anche per far capire ai ragazzi quanto poi il collettivo possa far emergere l’individuo. Chi verrà a darci una mano deve entrare in questo mood”.

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