SILVESTRI: “Catania, gioco da imporre sia in casa che fuori. Tabbiani piacevole sorpresa”

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foto Catania FC

Ospite negli studi televisivi di ‘Corner’, su Telecolor, il difensore del Catania Tommaso Silvestri è fiducioso circa il prosieguo della stagione riscontrando competenza e serietà nella gestione dell’attuale proprietà rossazzurra, consapevole che la squadra possiede ancora tanti margini di miglioramento. Riportiamo di seguito le parole evidenziate:

“E’ stato un ritorno felice per me con la maglia del Catania, stupendo il ‘Massimino’ rinnovato. Un ritorno che ho voluto con tutto me stesso. Bella prova di squadra, era fondamentale ripartire col piede giusto cancellando il risultato dell’esordio, credo che ci siamo riusciti in maniera egregia. Si è vista anche la fame e la voglia di portare a casa la vittoria, la squadra ci teneva a dare una svolta. Questa è la base su cui fondare il nostro percorso. Il Catania deve provare ad imporre il proprio gioco sia in casa che fuori. E’ un modo di giocare molto dispendioso, anche il caldo ha pesato domenica. E poi non dimentichiamo l’avversario, il Picerno sta facendo molto bene con giocatori importanti che conoscono bene questa categoria e giocano insieme da tempo”.

“Quando agisci in pressione alta, se non sei messo bene e non hai il tempo giusto per andarli a prendere alti si creano dei buchi, bravi dobbiamo essere noi da dietro a comunicare ai compagni di ritardare la pressione o pressare leggermente più bassi. Giocare più partite aiuterà la squadra ad interagire meglio tra i reparti. C’è ancora molto da lavorare con ampi margini di miglioramento in tutti i settori. Di Carmine? Lo avete visto ancora al 60-70% della condizione. Si stava allenando da solo in questi mesi prima di venire a Catania, lo conosco bene per averlo affrontato quando militavo nel Modena. Possiede anche lui grandissimi margini di miglioramento. Marsura? Ha delle progressioni molto importanti per la categoria e qualità tecniche che negli ultimi 20-30 metri può farci fare il salto di qualità. Tutti gli attaccanti rossazzurri possono fare grandi cose provando a determinare il risultato”.

“Come si è concretizzato il trasferimento? Trattativa lampo, qualche contatto c’era già stato in estate ma io ero abbastanza convinto di rimanere a Modena perchè venivo da 30 presenze in Serie B, stagione conclusa vicino ai playoff. Mi sentivo un giocatore importante per il Modena, un punto di riferimento per spogliatoio e società. L’ultimo giorno di mercato a 45 minuti dal gong si è aperto un mondo. Stravolgimento di vita e di carriera. Ci speravo e non lo nascondo, non ci siamo lasciati assolutamente male con il popolo rossazzurro ma sentivo che mi mancava, mancava ancora qualcosa da potere dare a questo Catania, a questa città. Non è stata una scelta così complicata sebbene il cambiamento in quel momento sia stato radicale. In dieci minuti ho fatto tutto”.

Quando andai via da Catania non c’erano prospettive, le sicurezze erano poche. Ho avuto la fortuna di ricevere una chiamata importante dal Modena permettendomi di avvicinarmi a casa e di puntare a vincere il campionato, fortunatamente ho vinto subito la C e l’anno dopo sono stato titolare per quasi tutta la stagione in B. Ringrazio la proprietà del Modena, sono persone serie, oneste, trasparenti. Anche nella società rossazzurra, a partire da Grella, ho riscontrato la presenza di persone vere che capiscono di calcio e sanno in che piazza si trovano, cosa vuol dire essere a Catania. Gente che non fa proclami, tiene un profilo basso e non fa il passo più lungo della gamba. Spesso nel lungo periodo questo porta a dei frutti importanti. Ci sono tutti i presupposti per avviare un progetto serio, affidabile e importante”.

“La Turris sta dimostrando di essere una squadra di categoria, con calciatori che giocano insieme da qualche anno e questo è importante. Forse non si spiega l’Avellino un po’ in ombra, ma credo abbia tutte le qualità sia nei singoli che nel collettivo per risalire. E’ un campionato maggiormente livellato verso l’alto. Non vedo il Catanzaro di turno che può ammazzare il girone. Doppio impegno ravvicinato adesso? Il giorno dopo il match col Monopoli lavoreremo a Bari, rientrando poi in serata. Diventa fondamentale recuperare le energie ed allenarsi bene, pensando di partita in partita senza calcoli e voli pindarici. Ragioniamo su Monopoli cercando di incamerare più punti possibili”.

“Tabbiani? Piacevole sorpresa. Non avevo mai giocato contro il mister perchè affrontavamo gironi e categorie diverse. Vedo un allenatore molto preparato che cura quasi in maniera maniacale i dettagli, che poi sono quelli che fanno la differenza a lungo termine. Allenatore lucido nell’esaminare le varie situazioni. Lavora molto sulla fase di possesso. Quando noi abbiamo il possesso palla dobbiamo essere ben coordinati perchè possiamo creare qualcosa d’importante in ogni istante là davanti, altrimenti dobbiamo recuperare palla nel minor tempo possibile anche per alleggerire la pressione sulla difesa, un modo di vedere il calcio innovativo e importante. Non prendere gol è anche fondamentale per dare continuità ai risultati”.

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