Un Catania formato Serie C quello che ha archiviato più che positivamente la pratica AZ Picerno domenica al “Massimino”. I rossazzurri hanno sciorinato un buon gioco, restando equilibrati nella gestione delle due fasi legate al possesso del pallone, con l’umiltà di capire che non soltanto di azioni manovrate si vince nel calcio, ma anche con le ripartenze.
In effetti proprio dal classico contropiede sono partite le azioni che hanno regalato al Catania i due goal che gli hanno permesso di vincere l’ultima partita. Un gruppo operaio, una perfetta catena di montaggio in cui tutti hanno voglia di eseguire i propri doveri senza lesinare impegno e dedizione. Tatticamente, poi, l’applicazione dei dettami di mister Luca Tabbiani è stata perfetta.
Ancora una volta tanta corsa, ottime sovrapposizioni, tanti cross e anche azioni sviluppatesi centralmente. In difesa la squadra è stata compatta, coadiuvata dagli altri reparti, nei momenti cruciali del match. Accortezze che hanno cambiato nella sostanza l’esito della partita.
Gli inserimenti di Silvestri e Di Carmine sono stati preziosi, Deli ha un potenziale enorme e a centrocampo sarà utilissimo. Bene Castellini che si è applicato molto per non far rimpiangere Rapisarda, purtroppo fermo ai box. Pure Bouah è un profilo interessante.
Insomma, la squadra è forte e sta cominciando a maturare e crescere atleticamente, cercando costanza di risultati per raggiungere le posizioni di vertice del girone C di Serie C.
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