L’amarezza è ancora tanta, ripensando alle occasioni non adeguatamente sfruttate contro il Crotone che avrebbero potuto cambiare l’economia della partita. I Liotrizzati, noto gruppo di sostenitori rossazzurri della Curva Sud dello stadio “Angelo Massimino”, commentano così l’esordio in campionato della squadra di mister Tabbiani:
“E fu così che l’urlo della gioia rimase incompiuto. Ci sono voluto tre legni e la poca lucidità sottoporta, ma la rete degli ospiti è rimasta inviolata. Non è bastata una cornice fenomenale, non è bastata la voce a sospingere il pallone in rete, la dea bendata era rivolta altrove. Non un dramma, né l’irrimediabilitá. Siamo alla prima, non tutto è da buttare, non tutto fomenta lo scoramento. Beh già nelle scale per uscire dallo stadio c’era chi gridava allo schifo, allo sfacelo assoluto, del non voler venire più allo stadio. Dopo appena 90 minuti. Nessuno ha bisogno di queste cose, se non volete più venire amen, chi vuole sostenere e stare accanto alla squadra ci sarà sempre. Piuttosto è giusto volgere lo sguardo a ciò che si è visto”.
“Finché fiato e gambe hanno girato, si è giocato molto molto bene, si è creato abbastanza da poter migliorare non appena la condizione fisica entra a pieno regime. Però. Però bisogna essere più cinici, a 5 metri dalla porta deve essere gol, senza assoluzioni. Però non si può regalare palla, farli crossare e farsi prendere il tempo sullo stacco. E questo riguarda la difesa. Però non si può essere troppo incerti tra i pali, serve dinamismo e decisionismo, devi dare sicurezza ai compagni. E questo riguarda il portiere. Però non si deve per forza usare il mantra della ragnatela di passaggi, anche quando si è sotto di un gol, serve spesso verticalizzare, accorciare i tempi di gioco. E questo riguarda tecnico e centrocampo. Però deve essere circostanziato solo alla prima di campionato, con tutte le attenuanti concesse, anche perché si è giocato bene facendo vedere un buon calcio”.
“Noi saremo sempre lì, assieme a chi c’è sempre stato, perché non è una partita balorda a farci disinnamorare. L’urlo di gioia, siamo sicuri, tornerà ad echeggiare al più presto. Dai Catania, non si molla un c****!”.
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