L’EDITORIALE | Serie C, ritorno all’inferno

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foto Catania FC

Benvenuti all’inferno della Serie C. Nessuno aveva dimenticato le difficoltà di una categoria infernale quale è certamente la terza serie, il primo gradino del calcio professionistico. La prima giornata del girone C lascia in eredità risultati inaspettati, per chi non conosce la categoria. Le big, ad esclusione del Crotone, vittorioso al “Massimino”, perdono tutte. Il segno che bisogna avere pazienza ed uscire alla distanza: il classico motore diesel. Trovare in fretta la quadra e perseguire l’obiettivo continuità di risultati utili farà la differenza.

Il Catania di Luca Tabbiani parte da un organico che ha gran potenziale. Buono il lavoro di Antonello Laneri e Vincenzo Grella sul mercato, alla ricerca dei colpi giusti per creare un gruppo di valore, sia dal punto di vista umano sia da quello prettamente professionale. Inoltre la dirigenza è stata molto attenta al rispetto dei parametri di budget imposti dalla proprietà. Questo ha fatto sì che alcuni elementi arrivassero soltanto alle battute finali della finestra estiva di calciomercato, con la naturale conseguenza che ci vorrà un po’ di tempo in più per amalgamare la squadra e fare entrare tutti in condizione fisica ottimale.

Parlando della prestazione del Catania di venerdì sera, risaltano due fattori in particolare. Il primo: la qualità del gioco espresso dai rossazzurri. Una prova gagliarda, coraggiosa, che ha dimostrato quanto la squadra sia applicata a dar seguito ai dettami imposti dall’allenatore. Pressione alta, costruzione dal basso, sovrapposizioni continue e ricerca della verticalizzazione dopo una accorta valutazione tecnico-tattica. L’altra faccia della medaglia è l’autonomia degli interpreti in questo momento della stagione. Siamo soltanto al via del campionato ed è normale che non ci sia ancora benzina nelle gambe a sufficienza per supportare un gioco così dispendioso.

Ma è stato bello vedere il Catania produrre tanto gioco con palla bassa, creare i presupposti per segnare diversi goal, mentre il pallone però beffardamente ha sbattuto invece sui legni della porta avversaria. Benissimo Chiricò, giocatore straordinario e già trascinatore per i compagni. Tanto sacrificio e qualità che sono e saranno d’esempio per gli altri compagni di squadra.

Da rivedere alcuni movimenti difensivi delicatissimi visto l’approccio molto aggressivo e l’apporto del portiere che può e deve dare risposte importanti per mettere in sicurezza il reparto.

Superando la fisiologica fase di rodaggio ci aspettiamo tutti un Catania competitivo e capace di mettere in difficoltà le altre contendenti al vertice della classifica. Già contro il Crotone la prestazione è stata apprezzata da sostenitori e addetti ai lavori.

Cornice di pubblico pazzesca, nota stonata il danneggiamento di alcuni seggiolini che speriamo sia dovuto più al caso che alla volontà di procurare un danno ad un “Massimino” rinnovato.

Il ritorno di Tommaso Silvestri accresce la competitività e probabilmente aggiusta il reparto, a centrocampo fumata bianca per Deli che completa la mediana.

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