Il lunedì ha il sapore più dolce per il tifoso del Catania, dopo una vittoria. E quella di ieri al “Massimino” è stata importante per dare alla squadra e all’ambiente quella ventata di sano ottimismo che fa proprio bene a tutte le componenti per guardare con maggiore serenità al futuro.
I rossazzurri hanno superato il Picerno con il risultato di 2-0. Anche stavolta la compagine allenata da Luca Tabbiani ha prodotto molte azioni pericolose, tessendo una buona trama di gioco dalla difesa all’attacco. La mira imprecisa e un paio di interventi del portiere avversario hanno evitato agli ospiti un passivo più pesante. Gli etnei però hanno anche sofferto in alcuni momenti della partita, al cospetto di una realtà che pure in trasferta ha cercato di fare il proprio per provare a strappare punti in un match difficile.
Note liete. Ce ne sono tante. Prima fra tutte, la doppietta di Samuel Di Carmine. Il Catania trova così il bomber risolutore che cercava. Ora si spera nella continuità di rendimento ma la presentazione è stata quella che la città intera auspicava. Se l’attaccante è riuscito a segnare per ben due volte il merito è anche di un complesso di squadra che ha funzionato. Senza andare lontano, vanno esaltate le prestazioni di Marsura e, soprattutto, di Chiricò: ancora una volta il funambolo ex Crotone convince tutti mettendo a referto una prova meravigliosa, fatta di sacrificio e grandissima qualità, la cifra tecnica del calciatore è senz’altro di categoria superiore.
Cresce anche il reparto di centrocampo, più quadrato, concreto e affiatato. Zammarini è un treno e i suoi inserimenti possono essere devastanti. Rocca più compassato ma importante per fare densità in mediana, mentre Rizzo ha fatto valere il fattore grinta. I subentrati possono dar manforte ed essere determinanti nell’ottica dello sblocco di partite in equilibrio, come sicuramente capiterà.
La difesa ha lavorato davvero molto bene. Castellini da adattato ha lottato con caparbietà, Mazzotta non è una scoperta. Appunto di merito particolare per la coppia centrale che ha sbagliato pochissimo con Curado e Silvestri, e pure per il portiere Livieri che in una circostanza è stato determinante con una bella parata d’istinto.
Note meno liete. C’è ancora da lavorare sul cinismo sotto porta e sulla tenuta fisica, anche se – si sa – siamo soltanto ad inizio stagione ed è normale che l’autonomia non sia ancora di 90 minuti.
La strada del gioco per ottenere la vittoria è tortuosa ma avvincente, Catania apprezza gli sforzi di un gruppo che sta lavorando sodo e dando battaglia agli avversari per rendere orgogliosa la città intera.
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