LA GAZZETTA DELLO SPORT – Sarao: “Ho sempre avuto la testa al Catania. Combatteremo su ogni campo. Col Picerno sfida complicata”

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L’attaccante del Catania Manuel Sarao ribadisce tutta la voglia di continuare a vestire la maglia rossazzurra, in un’intervista concessa al quotidiano La Gazzetta dello Sport, edizione Sicilia e Calabria. Sarao ne approfitta, inoltre, per soffermarsi sul coefficiente di difficoltà del campionato:

“Il rapporto con gli altri compagni di reparto è ottimo, indossiamo la maglia del Catania, siamo tutti al lavoro per un unico risultato. Di Carmine non lo scoprio io, ci darà una grande mano, Popovic è un giovane con grande voglia e un bel futuro davanti a sè. Tabbiani? Dal primo giorno ci sono stima e rispetto reciproco, si è vista la sua mano già all’esordio, ottima prestazione che ci dà fiducia portando a credere ancora di più in quello che stiamo costruendo”.         

“Da subito ho chiesto al mio procuratore di restare, Catania è rimasta perennemente la mia prima opzione, non ho voluto ascoltare nessun’altra offerta, ho sempre avuto la testa qui, sono legato alla città, la famiglia sta bene, la società è forte. Bisogna tenersi stretto questo posto e restare professionisti dentro e fuori per meritarci la maglia”.        

“Quali aspettative? E’ normale che il Catania sia tra le favorite. E’ da apprezzare quello che ha già costruito la società l’anno passato. Sappiamo di essere forti e al tempo stesso lotteremo contro avversarie di grande valore in un girone infernale, ragionando settimana dopo settimana badando al nostro atteggiamento e al lavoro. Io cerco di dare il massimo per ritagliarmi spazio e aiutare la squadra come ho sempre fatto, lavorando per il collettivo”.        

“Sulla carta Avellino, Crotone e Benevento sono le altre che partono con il favore del pronostico. Sono ben strutturate sul piano societario e schierano giocatori importanti che conoscono questa categoria. Lo siamo anche noi, andremo a combattere su ogni campo. Picerno? Sfida insidiosa contro una squadra che gioca bene, con un allenatore rodato che da qualche anno piò programmare nello stesso ambiente. Ci conoscono bene, sarà una sfida complicata, dovremo avere pazienza e prendere in mano il pallino del gioco. Gli esterni? Qualità alta, sono un nostro punto forte. Con il tempo e la conoscenza quotidiana troveremo la giusta intesa e saremo incisivi”.

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