Ospite di Chancebet News, il vice presidente ed amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella ha focalizzato l’attenzione sul progetto Catania parlando anche del caso Palermo e sottolineando che la società è al lavoro per reperire un sostituto del centrocampista. La scelta ricadrà su uno tra Niccolò Zanellato e Daniele Liotti. Ecco quanto evidenziato:
“Il calcio è qualcosa che appartiene al popolo. In primis Pelligra, siamo custodi del Catania. Pelligra è una guida, sostenendo investimenti che porteranno un certo prestigio e gioia al popolo che sarà sempre proprietario del club. Mister Tabbiani? Il mister sta proponendo un calcio che secondo me farà divertire il pubblico nel tempo. Sono convinto che i nostri giocatori di grande qualità verranno esaltati con un collettivo che funzioni, che li supporti e cerchi di tirare fuori sempre il massimo dall’individuo. Questo è il nostro obiettivo. Proponendo un gioco sempre propositivo non attendendo mai l’avversario, facendo vedere che la nostra squadra rispecchi una città vogliosa di rivincita. Ho fiducia. Mi piace la rosa, vivo ogni partita scoprendo quanto in alto possa arrivare questa squadra”.
“Con grande dispiacere è terminata la storia d’amore con Marco Palermo. Lui non si sentiva parte del progetto. Durante la preparazione gli avevo fatto più volte i complimenti per come si è presentato, l’intensità e la voglia che metteva in ogni esercizio per dimostrare al mister che potesse far parte della rosa. Ha giocato una ventina di minuti da subentrato col Crotone attraverso un atteggiamento positivo, poi lui ha esternato al direttore sportivo questa volontà di cambiare squadra. Io non voglio mai tenere una persona ostaggio di un contratto. Sono una persona seria, rispetto i contratti firmati. In estate potevamo non rispettare alcuni accordi, invece io ho rispettato ogni intesa pagando ogni centesimo promesso a tutti coloro che hanno lavorato con noi. Quando manca la voglia di fare parte di questo gruppo non te lo posso chiedere una seconda volta. Per me ci vuole il rispetto del club e di chi paga per mantenere il club. Quando ti viene a mancare quella voglia della grande sfida che abbiamo davanti, non puoi più fare parte del nostro progetto. Allora ci siamo salutati, l’ho abbracciato augurandogli buona fortuna. Io già guardo oltre, ognuno è libero di decidere dove andare a svolgere questa professione. Nel calcio ci può stare. Sono rimasto un pò dispiaciuto essendo lui un ragazzo catanese. Il club ha il regno sovrano, viene sempre al primo posto. Oggi la società va avanti con forza, energia e grande voglia di sfide con una squadra vincente e convincente. Prometto alla gente che faremo sempre un calcio con l’idea di proporre”.
“Abbiamo tante partite da giocare sempre con la stessa mentalità, esprimendo un calcio aggressivo e che sposi bene l’identità di società e squadra, senza mai avere paura dell’avversario di turno. Solo grande rispetto. Dobbiamo valutare bene come sostituire Marco Palermo. Daniele Liotti e Niccolò Zanellato? Sono giocatori con caratteristiche diverse, bravi entrambi. Hanno anche dei costi diversi, dobbiamo stare in linea sempre con il nostro budget. Liotti può ricoprire più ruoli, buona fisicità tecnicamente di livello superiore, testa saldamente sulle spalle e ottimo giocatore. Zanellato ha tanti margini di crescita, possiede un’ottima struttura, è molto bravo nel palleggio con grande visione di gioco, talento e prospettiva. Voglio riflettere bene insieme a Laneri, se le cose vanno come devono andare aggiungeremo qualità ad una rosa che già ne ha tanta. L’aumento di questa qualità e competitività in allenamento sono convinto che alzerà anche la prestazione e per noi questo è fondamentale per sostenere risultati positivi”.
“Prima di firmare avevo detto a Chiricò che potesse far vedere le sue qualità in una squadra che funzionasse bene ed in una città che merita due livelli superiori. Gli ho detto che dovesse fare sacrifici fuori dal campo per curare bene il proprio corpo e fare prestazioni con grande energia. Ha un talento da Serie A. A volte ci sono allenatori, società, dirigenti che non creano quel collettivo che esalti l’individuo, ed è quello che noi vogliamo invece fare. Lui è un ragazzo che si mette a disposizione, quando deve aiutare il compagno lo fa, ha quella passione sana che io voglio vedere in tutti i giocatori. Non puoi essere un calciatore del Catania non vivendo la gara con quella passione e voglia di rappresentare la gente in un certo modo. Sono contento di lui, anche se ha ancora margini di miglioramento. Può fare di più”.
“L’idea Silvestri com’è maturata? Lo conoscevo già. All’inizio non c’erano le condizioni perché noi andassimo avanti nella trattativa. Il direttore Laneri mi chiamò abbastanza presto dicendomi che c‘era una possibilità, gli avevo detto che il giocatore mi piacesse avendo anche il carattere e l’esperienza giusta per essere utile alla nostra causa. Abbiamo trattato in linea con i soldi messi a disposizione dal presidente, lo abbiamo preso a pochi minuti dalla chiusura del mercato. Sono rimasto molto soddisfatto, Laneri è stato bravissimo in questa operazione perché ha seguito la linea della società di pagare una certa cifra e l’intenzione del ragazzo era quella di venire per fare parte di un progetto. Chi viene al Catania sa che, all’interno del progetto, non ci sono solo i soldi ma anche sacrifici legati al progetto”.
“I ragazzi del territorio meritano l’opportunità di vivere certe esperienze insieme, la disciplina, la voglia di sacrificio. Poi se uno arriva o meno non è così importante. Da parte della società c’è il dovere di investire passione e voglia d’insegnare ai ragazzi come si stia in una squadra di calcio. Non operando semplicemente con l’idea di realizzare plusvalenze attraverso i giovani, ci vuole anche un pizzico di passione, dando l’opportunità di coltivare un sogno nella loro terra. Quest’anno abbiamo sostenuto un investimento importante su tutto l’impianto societario aumentando il personale e risorse attraverso un budget competitivo. Guardando oltre al risultato della domenica. Fino a quando io sono il dirigente di riferimento della famiglia Pelligra, non sarò mai condizionato dal risultato ma dalla mancanza di idee e della proposta. Voglio sempre collaboratori che abbiano il desiderio di proporre, presentare nuove opportunità perché Catania deve stare in un altro livello”.
“Se ho commesso degli errori nella mia esperienza al Catania finora? Sì, in una situazione in cui eravamo in attesa di trovare un campo adatto alla nostra squadra. Ho lasciato un po’ troppo andare questo percorso. Mettendo la nostra squadra su un campo degno di indossare i nostri colori ho atteso troppo e non va bene. perché dobbiamo sempre pensare di fare due passi in avanti, mai uno indietro. Centro sportivo? Durante la stagione avevamo l’obiettivo di ritagliarci del tempo per fare più analisi e ricerche con i giusti professionisti, attraverso un progetto serio con un determinato costo da sostenere dietro l’idea di centro sportivo che immaginiamo noi. Successivamente presenteremo il progetto al presidente ed al gruppo, poi serviranno i soldi disponibili per un investimento che sia importante per il futuro del club”.
===>>> UFFICIALE: Zanellato è un calciatore del Catania
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***