In collegamento da Milano, ai microfoni di Chancebet News, l’ex calciatore del Catania Simone Pesce parla dell’avvio di stagione rossazzurro dopo un breve ricordo dell’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna:
“L’esperienza di Catania è stata una parte importante della mia carriera, per fortuna il Catania mi ha scelto, io in rossazzurro ho realizzato l’unico gol in Serie A. Metterlo a segno in un derby contro il Palermo per 4-0, poi, rimarrà per sempre nella mia mente”.
“La C è una categoria particolare. Io ho avuto la fortuna di giocarla e vincerla due volte a Cremona e Novara. Ci vuole un po’ di tempo perché è sotto gli occhi di tutti che il Catania ha fatto una campagna acquisti per recitare un ruolo da protagonista. Da lì a dire stravinciamo il campionato però è diverso, perché in C ci sono ambienti particolari, giocatori che arrivano dalla Serie B e si devono adattare. Ora la cosa importante è che ci sia unità d’intenti e di pensiero, che i calciatori siano allineati a quello che il mister e la società propone perché alla lunga, se c‘è questo, le qualità dei giocatori vengono fuori. Non tralasciando anche la presenza di altre squadre che hanno allestito rose importanti per vincere il campionato”.
“Chi viene a giocare a Catania inevitabilmente viene messo in una griglia di partenza per provare a vincere. Questo è un campionato dove rispetto alla B ottiene la promozione diretta soltanto la prima classificata, già hai una chance in meno e la difficoltà dunque aumenta. Arrivi ai playoff e ti scontri con squadre di altre gironi, che non conosci. Io vinsi il torneo quando a marzo ero a -11 dalla prima in classifica. Io penso che mister Tabbiani sappia che a Catania sarai sempre destinato ad essere protagonista e lottare per vincere, ma vincere non è facile. Traversa, dettagli di vario genere, amalgama tra pubblico e società, ci sono tanti piccoli aspetti. Se dietro c’è un progetto come il Catania dimostra di avere, secondo me la strada è più breve. Non so se sarà quest’anno o il prossimo che i rossazzurri saliranno in B, ma di sicuro c’è un progetto che porterà a certi risultati”.
“Il risultato cambia l’umore, soprattutto l’autostima dei calciatori. In questo momento andrebbe bene anche una vittoria con il sacrificio, difendere un 1-0 fino al 90′ potrebbe dare quell’autostima che poi faccia sbocciare la qualità di questa squadra. A volte serve questo, una vittoria ‘sporca’ dove magari non domini. Dentro lo spogliatoio sanno di essere forti i ragazzi, ma c’è bisogno anche di un episodio che dia la scintilla ad una squadra forte che trovi nuove certezze”.
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