Si è spento, all’età di 86 anni, Carlo Mazzone in seguito all’aggravarsi di una malattia contro cui combatteva da tempo. Lo storico allenatore, che ancora oggi detiene il record di panchine in Serie A con ben 792 partite (1.278 nel professionismo), ha guidato 12 diverse squadre italiane tra il 1969 e il 2006: Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma (allenarla fu per lui un sogno realizzato), Napoli, Perugia, Brescia e Livorno.
Di lui si ricorda ancora oggi a distanza di circa 20 anni la corsa sotto la curva dell’Atalanta quando guidava il Brescia al termine di un combattutissimo 3-3. Da allenatore furono soprattutto due i giocatori ad essere da lui più amati: Francesco Totti (Mazzone si rivelò fondamentale nell’avviamento della sua carriera) e Roberto Baggio, con quest’ultimo che sarà sempre riconoscente nei suoi confronti di per avere brillato al massimo sul tramonto di carriera a Brescia. Genuino, appassionato e grintoso, simbolo del calcio di provincia, Mazzone è entrato nel cuore degli sportivi italiani e fu un “padre” per centinaia di giocatori.
Curiosità: da allenatore affrontò nove volte in carriera il Catania. In tutti i casi i rossazzurri non hanno mai vinto, ad eccezione dell’ultima volta che la squadra dell’Elefante sfidò il Bologna di Sor Carletto: era il 15 giugno 1986, ultima giornata di Serie B. Il Catania di Gennaro Rambone vinse di misura grazie al gol siglato da Carlo Borghi al 21’ del primo tempo. Gli etnei chiusero in bellezza un campionato terminato all’undicesimo posto, nel contesto di una stagione caratterizzata da tre cambi alla guida tecnica (Gennaro Rambone, Salvatore Bianchetti e Antonio Colomban). Mister Rambone tornò al timone rossazzurro conducendo il Catania ad una tranquilla salvezza. Il Bologna, invece, si piazzò in sesta posizione.
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