Curiosa intervista concessa da Filippo Lorenzini a Chancebet News. Il difensore del Catania sogna un grande futuro, possibilmente continuando a vestire la maglia rossazzurra. Queste le parole di Lorenzini evidenziate:
“Mia madre nel tempo libero da piccolo mi faceva provare altri sport, dandomi la possibilità di scegliere lo sport da praticare. Ma a me bastava un pallone, ero sempre in giro per il paese a giocare coi miei amici. A 16 anni andai via da casa direzione Bologna seguendo il percorso nelle giovanili. Due anni dopo dovevo scegliere se giocarmi la carta della Serie C o ripartire dalla D, ricevendo dal Bologna il consiglio che fare un passo indietro magari mi avrebbe aiutato di più. Così arrivò la chiamata del mister Baldini, che avevo avuto a Bologna e mi disse che gli avrebbe fatto piacere che lo seguissi al Sestri Levante ed accettai. Per la prima volta mi trovavo in un gruppo di persone grandi, cominciai a capire davvero cosa fosse il calcio confrontandomi con gente che doveva portare il pane a casa. Non avevamo una squadra fortissima ma ce la giocammo fino alla fine con un avversario nettamente più forte di noi e ci siamo tolte delle grosse soddisfazioni vincendo i playoff, ricordo un anno molto bello che mi ha fatto crescere molto”.
“A Caserta giocai tre anni raggiungendo sempre dei bellissimi obiettivi, in particolare il secondo anno eravamo partiti male con l’esonero dell’allenatore, ma da dicembre facemmo una scalata incredibile che ci portò al quinto posto, purtroppo uscimmo al secondo turno dei playoff col Cosenza che poi vinse gli spareggi promozione”. Successivamente Lorenzini si trasferì alla Turris, per poi accettare il passaggio al Catania malgrado le vicissitudini societarie rossazzurre: “Il Catania viveva un momento difficile ma per me si presentava l’occasione di giocare in una piazza molto importante e non volevo lasciarmela sfuggire. Dopo la cancellazione dai ranghi federali del club dissi al procuratore di interrompere le trattative con altre società perché volevo sentire se a Catania c’era qualche speranza di ripartire dalla Serie D ed accettai subito la chiamata”.
“Catania è facile da scegliere, città bella in cui si mangia bene, c’è sempre il sole, fa caldo, il mare è bello. Neanch’io pensavo fosse così bella. Una volta arrivato me la sono vissuta anche meglio l’anno scorso. Molto bello uscire, fare una passeggiata in centro, Catania ha tutte le componenti per essere scelta. Questo mese ne approfitterò anche per girare la Sicilia, trascorrendo qualche giorno vicino al mare. Aggiungo che sono un buon mangiatore di carne. D’altronde la mia famiglia gestisce un’antica trattoria da anni a Caserta, sono cresciuto là e pertanto sono un amante del cibo, devo dire che a Catania si mangia da Dio ed è molto pericolosa da questo punto di vista (sorride, ndr). Il ritiro di Zafferana? Questo è un periodo importante che serve soprattutto a conoscere meglio i compagni e ad allenarsi tanto. Tra di noi vivendoci quasi 24 ore abbiamo la possibilità di conoscere tutto di un nostro compagno, allenandoci anche 2 volte al giorno in campo apprendiamo maggiormente quello che chiede lo staff”.
“Sono uno che cerca sempre di aiutare gli altri e crede che non bisogna mollare mai. Ho sempre pensato che tu riesci ad ottenere degli obiettivi solo se li vuoi, quindi lavorando tanto. Ho fatto una scalata fino ad arrivare in una piazza così importante che ha fatto calcio altrettanto importante, ne vado fiero. Io dalla vita vorrei togliermi ancora grosse soddisfazioni, preferibilmente a Catania perché qui valgono doppio. L’anno scorso sembrava di avere vinto un campionato di Serie A, immagino cosa voglia dire vincere un altro campionato. Sul piano personale vorrei avere una famiglia abbondante perché a me piacciono pure i bimbi, vedremo nel prossimo futuro cosa succederà. Quale giocatore mi ha impressionato? Mi ha sempre impressionato Nesta, era un difensore come me, l’ho ammirato anche per la grandissima carriera fatta. Il calciatore che temo e preferirei non incontrare mai in un campo da gioco adesso? In ogni allenamento ci scanniamo con Sarao. Spero di non giocarci più contro perchè negli anni ce le siamo anche date (ride, ndr)”.
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