Consueta rassegna stampa mattutina. “Sono tutti ‘figli del vulcano’, dal nome della Campagna lanciata dalla società a trazione Pelligra, di fatto si tratta di una vera e propria febbre rossazzurra che sta coinvolgendo anche i più piccoli, grazie alla novità dell’abbonamento riservato agli under 12 alla cifra di 20 euro, che sta riscuotendo grandissimo successo”, riporta La Sicilia. Alcuni tifosi concedono interviste al quotidiano, commentando dopo avere sottoscritto l’abbonamento.
Saro Lanzafame, meccanico: «Prima non sarei riuscito a farlo, eravamo in ferie. L’ho fatto per me, ma anche per mia moglie e mio figlio, di 10 anni. Saremo in Curva Sud, ma va bene lo stesso, vedremo ‘Idda’ e la nostra squadra, vedrà che torneremo in Serie A». Giovanni Sessa, tifoso da almeno 50 anni: «Ho rinnovato il mio abbonamento e quello di mio genero, in Curva Nord. Abbiamo voluto abbonare anche mio nipote più piccolo approfittando della promozione, ma in Curva non c’era più posto. E ora come facciamo? Mica possiamo lasciarlo solo in un altro settore dello stadio…». Problemi tecnici, insomma, in qualche modo da risolvere.
«Pensi, – aggiunge – io ho iniziato ad entrare allo stadio a 9-10 anni, allora c’era solo la tribuna C, saltavamo per entrare senza pagare… oggi sarebbe impossibile». Da operai a professionisti, per tutti i ricordi sono tanti e l’abbonamento è irrinunciabile: «Tifo Catania da sempre – dice Alessandro Grasso, segretario regionale Filt Cgil – Nel 1982 mio zio lavorava ai Faraglioni e in un albergo alloggiava il Catania della Serie A, quello di Ranieri e Di Marzio, ricordo di essere andato con il mio album Panini e aver avuto l’autografo di tutti, ho anche la maglietta di Andrea Carnevale con lo sponsor EsseSette. Da lì è stato un crescendo. Da anni la Curva Nord aspetta me e il mio amico Edoardo Pagliaro, con i suoi figli Fabrizio e Fabriele, che sono grandi, cresciuti in rossazzurro».
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