Dal calcio al mixed martial arts, un combattimento sul ring senza esclusione di colpi. E’ la svolta agonistica di Blazej Augustyn, ex difensore del Catania dal 2009 al 2013. Ne ha parlato al quotidiano La Sicilia:
“Combattevo fin da piccolo, anche per strada. Ho lavorato all’ingresso delle discoteche e dovevo, come dire, difendermi eventualmente dai malintenzionati. Poi ho cominciato a giocare a calcio e ho vissuto anche l’onore della Serie A in Italia, proprio a Catania. A 35 anni la svolta? Mi sono allenato per bene, ho deciso di disputare la mia prima gara in Mma 24 ore prima sostituendo un atleta che non poteva combattere. In Polonia chi mi conosce per il calcio è rimasto scioccato. E ho vinto contro ogni pronostico. Mi sono sentito bene, ero concentrato, avevo ascolto i miei allenatori che sono davvero bravi”.
“Catania? Di Catania e del Catania conservo ricordi importanti, bellissimi, ricordo anche quando Sinisa Mihajlovic mi spostò dalla difesa a centrocampo con una grande dose di fiducia concessami. Ma, successivamente, in tanti altri club non mi sono trovato a mio agio, spesso. E adesso gioco in Eccellenza in una squadra che si chiama WKS Wierzbice”.
“Io ho le mie regole, non accetto le situazioni che non mi piacciono. Mi è capitato di andare contro tutti perchè sono una persona vera. Ecco perchè qualche volta nel calcio sono stato messo fuori rosa. Non sopporto le ingiustizie. In Serie A non avevo paura di nessuno, nella ‘gabbia’ l’atteggiamento non è mutato. Nel calcio dipendi dagli altri dieci compagni, in questa disciplina vai in mischia da solo”.
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