GRELLA: “Bando stadio, centro sportivo, budget e abbonamenti, vi spiego. Arriverà un attaccante forte, non un nome altisonante”

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foto Catania FC

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Francesco Lodi come dirigente del Catania, il vice presidente ed amministratore delegato rossazzurro Vincenzo Grella ha parlato anche di altri argomenti. Queste le parole di Grella evidenziate:

Il ritiro è cominciato nel modo giusto, vedo già un buon feeling nel gruppo considerando che fa caldo e lavorano tantissimo. C’è sempre una sana competizione in allenamento senza mai eccedere, il mister ha idee chiare e questo aiuta la squadra. Penso che manchino 3-4 giocatori per completare la rosa, dipende dal mercato e dal raggiungimento della quota del nostro budget. Avevo promesso a Pelligra che avrei speso una cifra e spenderò quella, non un euro di più anche se lui mi ha dato la disponibilità ad incrementarla, ma nell’ottica di una sana gestione penso che sia più importante creare il gruppo e far capire ai giocatori in quale realtà si trovino. Non serve spendere di più ma canalizzare le energie sugli uomini a disposizione dando grande fiducia al mister, che ha iniziato il percorso con noi nel migliore dei modi, con gli atteggiamenti e le parole giuste. Sono molto fiducioso”.

“Settore giovanile? Vogliamo creare un metodo tutto nostro, con una propria identità di gioco che intendiamo portare avanti dal ragazzino di 12 anni fino alla prima squadra. L’intenzione è di fare una squadra più forte possibile nel tempo con ragazzi del territorio. Investire sui ragazzi siciliani sarà sempre la prima scelta. E’ un grandissimo peccato che tanti ragazzi dalla Sicilia vadano al nord. Servono ragazzi con un sentimento spiccato verso il club”.

“Bando esternalizzazione stadio e questione centro sportivo? Parto dal bando. L’intenzione del club è di trovare la dinamica e il peso giusto per un accordo che determini il controllo dello stadio, questo comporta obblighi e impegni molto importanti, impegni su cui un dirigente deve fare delle riflessioni perchè una volta preso il controllo hai la responsabilità di mantenere un impianto molto grande e impegnativo, e prima di noi c’è stato chi ha fatto fatica per mantenerlo ad un certo livello. Noi non abbiamo la soluzione di tutto e di tutti. Servono più riflessioni e analisi. Per quanto riguarda il centro sportivo, il presidente sogna un numero di campi molto elevato, io cerco di abbassare un po’ il tiro. Serve un numero di campi sufficiente per allenare tante squadre, questo comporta un investimento molto grande e trovare un sito in cui creare questo tipo di ambiente sono cose che non puoi fare velocemente. Devi riflettere bene perché una volta fatto quel passaggio non puoi tornare indietro. Diventano un peso grande nell’economia di un club che vuole essere il più sostenibile possibile. Non è facile essere sostenibili, se aggiungiamo nuovi costi servono ulteriori investimenti ed una progettazione da parte del Gruppo Pelligra che dia conforto alla dirigenza, con lo scopo di allestire una squadra competitiva e rinforzare la società, che poi è quella che supporta la squadra. Occorre, pertanto, aggiungere nuovi investimenti senza mettere in difficoltà un club che ha grandi ambizioni”.

“Allenamenti allo stadio e al Cibalino? Il club vuole sfruttare al massimo lo stadio, con buon senso e attenzione penso che sia il campo principale che il Cibalino siano adatti alle nostre esigenze. Per un calciatore potersi allenare sul campo principale è sempre un valore aggiunto, spero di trovare il giusto equilibrio. Abbonamenti? Tecnicamente siamo pronti da un po’ di tempo, doppiamo conoscere la numerazione esatta dei posti perchè non possiamo vendere un posto che non esiste. Spero di avere novità a breve perché mi viene chiesto cento volte al giorno. Il numero di abbonamenti sottoscritti lo scorso anno è una base da battere, dimostrando al calcio italiano che il Catania ha un club con un seguito importante di tifosi vogliosi di grande calcio”.

“Se arriverà un attaccante di categoria superiore? L’intenzione è di prendere un attaccante forte ma funzionale al gioco del mister. A volte trovi dei calciatori che sono alla nostra portata economicamente ma non proprio adatti per caratteristiche al gioco del mister. Stiamo verificando più situazioni. Vogliamo mettere a disposizione del tecnico un attaccante che sposi bene la fase d’attacco, dove il mister lavora tantissimo. Avere fretta sul mercato in questo momento non aiuta. Qualsiasi operatore di mercato pensa che possiamo permetterci di pagare sempre più degli altri, poi però capiscono che non è questa la nostra intenzione perchè sappiamo i valori di mercato e come comportarci. Avere fretta alza il prezzo, invece dobbiamo avere un confronto continuo. Io fino a mezzanotte e mezzo ero al telefono con Laneri perchè mi piace confrontarmi con lui, parlo durante il giorno con tante persone di calcio. Vedrete che prenderemo un attaccante forte per le caratteristiche ricercate dal nostro allenatore, non forte di nome”.

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