ESCLUSIVA – Caravello (proc. sportivo): “Catania, mercato intelligente e scelte lungimiranti. Tabbiani si giocherà al meglio le sue carte”

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Nei giorni il procuratore sportivo Danilo Caravello è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com soffermandosi sul futuro dell’attaccante Giuseppe De Luca (==>> qui le sue dichiarazioni). Gli abbiamo chiesto, inoltre, di focalizzare l’attenzione sul prossimo campionato di Serie C, girone C, con particolare riferimento al Catania neo promosso.

La stagione 2023/24 è alle porte, che campionato ci dobbiamo attendere?
“Una sorta di B2 con grandi piazze come Catania, Benevento, Avellino, Foggia, Crotone, tutte attrezzate ma che lo saranno ancora di più a mercato finito per contendersi la promozione in Serie B. Il Benevento vanta al momento in organico tanti calciatori che provengono dalla B, qualcuno addirittura dalla A. Dovessero rimanere tutti, quello del Benevento sarebbe un organico importantissimo. Penso ai vari Ciano, Acampora, Letizia, Paleari, Schiattarella, Improta… tutta gente di categoria superiore. Ma ritengo che il Benevento abbia ancora diversi giocatori da sistemare, stesso discorso per il Crotone, anche i calabresi comunque si faranno trovare pronti. L’Avellino si sta attrezzando per disputare un campionato ancora più importante. A queste squadre si aggiunge il Catania. Ovviamente a Catania non puoi mai fare una squadra tanto per farla, devi competere per l’alta classifica”.

Come si sta muovendo il Catania sul mercato?
“Nonostante abbia vinto il campionato ufficialmente a marzo, ma virtualmente già a febbraio, la dirigenza ha fatto tutti i passi con molta oculatezza, calma, cercando l’allenatore giusto e ufficializzandolo più tardi di tanti altri mettendo tassello dopo tassello giocatori ritenuti funzionali alle esigenze dell’allenatore. Passetto dopo passetto sta allestendo una squadra importante, i giocatori a Catania vengono perché sanno che il club può prendere il meglio su piazza, ma senza spese esagerate. Il Catania sta sostenendo un mercato intelligente”.

Come valuta la scelta di puntare su Luca Tabbiani?
“E’ una scelta che valuto con il calcio che la proprietà e la dirigenza intendono portare a Catania. Un calcio moderno, futuribile, fatto non soltanto di grandi nomi ma anche di qualche investimento di giovani affamati che possono emergere. Il Catania non ha problemi di nessun genere a livello economico, può benissimo permettersi di spendere ma non intende sperperare denaro al vento, una filosofia che si rispecchia nella scelta dell’allenatore. Il Catania avrebbe potuto prendere il Toscano oppure il Tesser di turno, tecnici che hanno già vinto la C. E’ stata fatta una scelta di calcio moderno, di un allenatore che vuole esprimere un calcio propositivo, quindi il Catania si presuppone che voglia praticare un calcio divertente e abbinarlo ai risultati. Una scelta lungimirante. Allenare il Catania non è allenare il Fiorenzuola, ma Tabbiani si è fatto le ossa, ha fatto la gavetta e sono convinto che si giocherà al meglio questa chance”.

Quale impressioni ha ricavato dai dirigenti del Catania finora?
“Lo scorso anno sono ripartiti in ritardo rispetto a tante altre situazioni prendendo un club dalle macerie, stanno piano piano ricostruendo tutto ed è un grandissimo merito. In questo lasso di tempo hanno ulteriormente rafforzato la compagine societaria, tassello dopo tassello stanno mettendo le cose al posto giusto. La squadra è l’apice della piramide però dietro c’è un lavoro importante perché stanno costruendo una realtà che deve essere solida nel tempo – lo sarà – e che gradino dopo gradino dovrà portare Catania ai massimi livelli del calcio professionistico. Lo stanno facendo attraverso un’attenta programmazione, cosa che nel calcio è fondamentale. Sono certo che il Catania sarà protagonista, poi vincere non è mai semplice e soltanto una squadra salirà direttamente in B ma i rossazzurri competeranno per quello”.

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