All’età di 39 anni ha detto basta al calcio giocato. Una scelta ponderata dopo una carriera che lo ha visto grande protagonista in tutte le categorie dalla A alla D, soprattutto con la maglia del Catania. C’era la volontà iniziale di giocare ancora per un altro anno, poi gli incontri con il vice presidente Vincenzo Grella, che lo conosce praticamente da una vita (vedi i trascorsi a Empoli), lo hanno aiutato a riflettere e comprendere che, per lui, potevano aprirsi le porte per una nuova ripartenza dal Catania.
Sono stati giorni di attente riflessioni che lo hanno portato ad accettare una realtà a cui proprio non era abituato, separandosi da quel pallone che per tanti anni “Ciccio” ha amato. Vederlo a Zafferana Etnea in giacca e camicia è stata un’immagine insolita per chi è cresciuto a pane e calcio, ma Lodi non voleva staccare completamente con il calcio e, soprattutto, con il Catania. Così, ecco che la conferenza stampa di Vincenzo Grella ha avuto come oggetto la presentazione dell’ex capitano rossazzurro in una nuova veste.
Sarà operativo all’interno del club nell’ambito di un programma legato alle affiliazioni tecniche, lavorando in piena sinergia con il responsabile del settore giovanile Orazio Russo e Teodoro Coppola, responsabile dell’area tecnica delle giovanili e gestione e sviluppo. Focus incentrato sui giovani, sulla loro crescita nel territorio locale e regionale ponendo basi solide per il futuro attraverso un processo di formazione che porterà, nel tempo, il numero più elevato possibile di ragazzi catanesi e siciliani in prima squadra. Anche questo contribuirà a rafforzare il brand Catania, alimentando un progetto basato sulla creazione di un’identità forte, a cominciare dai giovanissimi.
Per Lodi sarà una nuova ripartenza dal basso (stavolta sotto il profilo dirigenziale) dopo le prime esperienze calcistiche maturate con la scuola calcio e nelle giovanili dell’Empoli, proseguendo una scalata che lo ha portato fino alla realizzazione del sogno di giocare in Serie A, a suon di gol, assist e giocate d’alta scuola. Il “re delle punizioni” ricomincia da Catania, non poteva essere altrimenti. Perché i colori rossazzurri sono ormai parte integrante della vita di Francesco Lodi, stimolato da nuove responsabilità.
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