TABBIANI: “Voglio un Catania imprevedibile, ci potremmo divertire. Tifosi da brividi, dobbiamo trascinarli”

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Al termine dell’allenamento pomeridiano sostenuto dalla squadra a Zafferana Etnea, l’allenatore rossazzurro Luca Tabbiani si è soffermato a parlare con i giornalisti presenti facendo il punto della situazione. Queste le parole del tecnico genovese evidenziate:

Tutto molto positivo in questi giorni di ritiro. I ragazzi stanno andando forte, si divertono, lavorano con grande intensità. Mi rendo conto che abbiamo una squadra con grandissime individualità, giocatori forti in tutti i reparti. Adesso dobbiamo fare in modo di mettere il collettivo nelle individualità, il collettivo fa diventare più forte anche il singolo e penso che ci potremmo divertire. Vedo lo spirito giusto sia nei lavori fisici, che tattici ed aerobici. Sono molto contento di come stiamo lavorando. C’è grande attenzione da parte di ogni singolo giocatore, non è una frase fatta ma la verità. Vedo che i ragazzi mettono tanta partecipazione e, soprattutto, si divertono tra di loro avendo costruito già un bel rapporto in poco tempo. Si percepisce chiaramente dagli allenamenti”.

Sembra che piaccia la mia proposta di gioco agli attori principali che sono i calciatori. I ragazzi prendono in maniera positiva le richieste, il gruppo è completamente disponibile, chi ne fa parte possiede le caratteristiche giuste secondo le mie esigenze. Penso che un giocatore vada contestualizzato in un’idea di calcio. Ci sono giocatori utili per un allenatore e utili per altri, sono certo che chi è arrivato è perfetto per la mia visione di calcio. Sicuramente arriveranno altri ragazzi perché numericamente non siamo ancora al completo. Parliamo tutti i giorni con il direttore, sa benissimo cosa manca e le caratteristiche che cerchiamo. I nuovi arrivati, infatti, rispecchiano tutto quello che vorrei da un giocatore, per cui ho la certezza che il direttore prenderà le persone giuste. E’ chiaro che prima arrivano gli altri calciatori, più sono contento ma meglio non avere fretta piuttosto che reperire sul mercato elementi non funzionali al progetto”.

Giocheremo anche in base a come ci affronteranno le avversarie. Con squadre molto chiuse servirà pazienza, muovere più velocemente la palla magari anche in orizzontale. Se troviamo una squadra che ci viene a prendere alti dovremo andare più veloci in avanti. Dobbiamo sapere giocare in un modo o nell’altro riconoscendo il tipo di partita da affrontare ed essendo in grado di leggere le situazioni, decidere se aspettare o palleggiare velocemente per cercare le imbucate oppure se andare velocemente in avanti. Se i loro attaccanti vengono a prenderci alti cercheremo di sfruttare uno spazio più grande dietro, giocando più veloci in avanti. Dobbiamo abituarci a giocare in diversi modi. Magari Chiricò convergerà un po’ di più, Chiarella lavorerà in modo più aperto e le mezzali in un certo modo. Non dobbiamo diventare prevedibili, sapendo cambiare anche dentro la gara determinate cose. Cercando di sfruttare soprattutto negli ultimi 20 metri le qualità individuali mentre fino a 20 metri dalla porta dovremo lavorare tutti per il collettivo”.

Quaini? Quando mancano determinati ruoli si parla di più giocatori, Quaini è uno di quelli ma il direttore me ne ha proposti altri di livello elevato e con caratteristiche utili al nostro credo calcistico. A me la fase del mercato non piace molto, mi piace lavorare in campo e stare con i ragazzi, mi affeziono a loro. Amichevoli? Ho trovato difficile disputare amichevoli perché in zona non ci sono tantissime squadre. La prima l’abbiamo già fissata, ne faremo anche una il 5 e un’altra il 13, non so se troveremo squadre della nostra categoria. Dovremo affrontarle nel modo giusto, dando intensità per quello che potremmo fare”.

Castellini e Chiarella? Hanno grandissimi margini di miglioramento. Sono giovani ma se li vedi in campo e nello spogliatoio dimostrano di avere una personalità importante. Fare un anno a Catania li ha aiutati molto a crescere davanti a molte pressioni. Sono già ad un buon livello. Con Castellini possiamo lavorare su più ruoli, centrale ma ha gamba e quindi può fare anche il terzino. Devono avere la pazienza di continuare a crescere, hanno la fortuna di avere vicino giocatori di grande esperienza e qualità che gli possono dare insegnamenti preziosi. Ladinetti e Rizzo? Interpretano benissimo il ruolo di regista. Il play è un calciatore importante, magari a volte le avversarie bloccheranno il play e allora i centrali dovranno costruire. Ricky e Beppe hanno qualità ma, soprattutto, caratteristiche diverse in fase di non possesso. Magari uno dei due predilige il gioco corto, l’altro più le aperture. Avere anche giocatori con caratteristiche differenti nello stesso ruolo mi dà la possibilità di variare sia durante che all’inizio della partita“.

“Vedo tanti giornalisti presenti e la passione dei tifosi. Tutto questo mi dà grande responsabilità però è anche un piacere. Ci rendiamo conto che se guardiamo ad ampio raggio, qualora facessimo qualcosa d’importante ce la ricorderemmo per tanti anni. Non sempre capita di lavorare con così tanto entusiasmo, l’altra sera sono venuti a trovarci in albergo e sono venuti i brividi a tanti ragazzi. Io stesso ne sono rimasto colpito, non vivevo da un po’ determinate sensazioni. Sono orgoglioso di essere qui, vado a letto con maggiore responsabilità perché abbiamo tante persone che tengono a questa squadra, io cerco sempre di ragionare in maniera positiva e immagino cosa potremmo creare nel caso in cui le cose andassero bene. Tutto dipende da noi. Quando vinci porti entusiasmo, quando perdi devi ritrovarlo. Noi dovremo trascinare quello che ci può dare la città e questo tifo”.

Quale portiere titolare? Per ora c’è Bethers che mi ha stupito molto, ho visto tante partite ma a parte l’ultima col Brindisi non ha fatto tantissime parate. Io poi di portieri capisco poco, Matteo Tomei si occupa di questo, io magari noto la parata ma ci sono dinamiche di postura che lui sa meglio di me. In allenamento mi ha sorpreso. E’ molto giovane e di grandissima prospettiva. Sicuramente arriverà un altro portiere, dobbiamo trovare la persona giusta senza fretta anche in quel caso. Giovinco e De Luca? Li vedo con l’atteggiamento giusto. Abbiamo parlato, non sono punte esterne ma ho visto seconde punte giocare esterni e fare bene. Giovinco lo stiamo utilizzando anche da mezzala provando altre soluzioni. Io alleno, la società fa il mercato, trovo grande disponibilità e professionalità da parte loro, che sono ben integrati nel gruppo. Si stanno allenando molto, molto bene. Sono contento”.

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