SARAO: “Catania, sogno nuova stagione emozionante. Questa città una seconda casa per me e la mia famiglia”

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Anche Manuel Sarao figura tra i rossazzurri riconfermati ed è carico in vista della stagione 2023/24. L’attaccante è stato intervistato da Chancebet News. Abbiamo estratto alcune delle dichiarazioni più significative del giocatore, di seguito riportate:

“Sono cresciuto in un quartiere difficile di Milano, Baggio, ma come lo sono tanti quartieri delle grandi metropoli. E’ stata una parte importante della mia vita che mi ha costruito molto insegnandomi a comportarmi bene in tutte le parti d’Italia perchè ho girato tantissime città e non ho mai avuto problemi con nessuno. Ho avuto la famiglia presente anche se i miei lavoravano sempre, la sorella mi ha fatto da madre praticamente, il fratello maggiore mi bacchettava quando sbagliavo facendomi capire quale fosse la strada giusta. Mia madre ha un rapporto speciale con Catania perché lei aveva un fratello che viveva qui ed è venuto a mancare. Le ho fatto vivere una giornata emozionante, facendola tornare a Catania a distanza di tantissimi anni in occasione della festa promozione. Mia moglie Vanessa, invece, è veramente la mia spalla perché non vede mai il negativo nelle cose ed è brava a capire i momenti in cui darmi una mano e scherzare, ad esempio dopo una sconfitta, considerando che non mi fa piacere perdere neanche in partitella”.

“Il mio primo anno a Catania? E’ stato difficile perché giocavamo sempre a porte chiuse per via del Covid e non mi ero goduto appieno Catania, anche se i tifosi in città ci avevano fatto sentire sempre la loro vicinanza. Poi sono dovuto andare via direzione Gubbio, ma sentivo di avere lasciato qualcosa e che il destino avrebbe voluto che io tornassi. In Umbria ho trovato persone squisite anche nella società, però arrivavo da Catania e andare via da qui è davvero dura per tutti. Avevo forse la testa ancora a Catania e non sono riuscito ad ambientarmi velocemente in Umbria. A fine stagione dissi al mio procuratore che se c’era la possibilità di ripartire dalla D con una società solida avrei accettato subito di tornare ai piedi dell’Etna e così è stato. Io non sono mai stato più di un anno e mezzo in una squadra, questo è il terzo anno e vorrà pur dire qualcosa. Catania è una città dove stiamo bene a 360 gradi, io e la mia famiglia, le bambine. Mia moglie si sente a casa. Sono contento”.

“A Milano ho tantissimi amici, quando devo lasciarla non è mai semplice ma Catania è come una seconda casa e sei veramente felice di tornare, questo è fondamentale per il nostro lavoro. Se preferisco la cucina milanese o quella catanese? I miei sono di Caserta, quindi la cucina milanese non l’ho mai assaggiata (sorride, ndr). Qui però devi stare attento alla bilancia, non sono un tipo che consuma dolci e queste robe ma se non stai attento a Catania rischi grosso”.

Tatuaggi? Ne ho realizzati tanti, la new entry è l’Etna, in onore di Catania. Dopo la vittoria dello scorso campionato abbiamo deciso tutti di fare un tatuaggio celebrativo, scrivendo la data della promozione e poi ognuno ha aggiunto qualcosa che ricordasse la città. Io ho scelto l’Etna, nel ricordo di un’annata indimenticabile. Il mio sogno nel cassetto? Vincere ancora con questa maglia sarebbe bello, vivere un’altra emozione come quella straordinaria dello scorso anno. Sul piano personale oltre lo sport che le mie figlie abbiano un futuro felice e tranquillo, ma questo è un obiettivo più che un sogno”.

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