Valerio Anastasi, ex giocatore del Catania, ha parlato con la nostra redazione del percorso della nuova società etnea e del futuro calcistico del club.
Il Catania ha compiuto il primo passo, la promozione in Serie C. Quello passato è stato il campionato che ti aspettavi?
“Tutti ci aspettavamo questo campionato sia per il blasone che per la piazza, non era possibile vedere un altro esito per una squadra come il Catania in D. E poi una volta visti i primi acquisti in estate si era capito tutto“.
Adesso la terza serie. Come cifra tecnica e difficoltà in sostanza è rimasto lo stesso campionato che i rossazzurri hanno lasciato un paio di anni fa? Quali sono le insidie del Girone C?
“Più o meno il livello è sempre quello, è un campionato di ottimo livello e nel girone C si sa che ci sono le insidie portate dal fattore ambientale che fanno la differenza. Il Catania ha spesso avuto problemi lontano dal Massimino anche quando c’ero io mentre in casa ha sempre avuto ottimo rendimento. Vedremo come riusciranno a interpretare le partite lontano dal Massimino“.
Meglio l’esperienza, o qualità e fame per vincere la Serie C?
“In ordine dico fame, esperienza e qualità. Fame e stimoli sono importantissimi per vincere le partite in questo girone“.
I rossazzurri hanno scelto Tabbiani come guida tecnica. Un tuo commento su questa decisione.
“Ho avuto un’esperienza in comune con il mister a Lecco molti anni fa, lui arrivava e io andavo via , ma anche se l’ho conosciuto poco mi ricordo che era una persona molto seria e mi fa molto piacere che abbia questa grande possibilità di allenare il Catania e gli auguro il meglio“.
I calciatori del Catania dello scorso anno da cui ripartiresti per costruire una squadra vincente in Serie C. Ad oggi hanno firmato il nuovo contratto in otto…
“I calciatori hanno creato un ottimo gruppo l’anno scorso, e spero ne vengano confermati il più possibile perché sono di qualità e quando hai giocatori di qualità che si conoscono già da un anno e hanno vissuto un’annata speciale secondo me parti già con un qualcosa in più rispetto a squadre che comprano tanti giocatori”.
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