L’ex rossazzurro Giovanni Marchese torna a parlare del campionato disputato dal Catania con alcune considerazioni in vista della prossima stagione rossazzurra e qualche ricordo dei trascorsi ai piedi dell’Etna. Queste le sue parole nell’edizione locale de La Gazzetta dello Sport:
“Il campionato vinto a mani basse è stato un trionfo annunciato. Era normale che il Catania vincesse dopo avere costruito una grande squadra in pochi giorni, anche se non è semplice vincere specie quando si è favoriti. E’ stato fatto un lavoro di programmazione, non lasciando nulla al caso. La società ha sempre seguito tecnico e giocatori. Ci sono esperti di calcio in dirigenza come Laneri e Grella, quest’ultimo oltre ad essere stato un calciatore di Serie A ha disputato due mondiali con la Nazionale australiana. Il prossimo anno sarà un Catania forte, ambizioso, con tanti giocatori importanti che in Serie C possono fare la differenza”.
“Il pubblico? Una presenza così massiccia allo stadio regala punti in più. C’è stato l’orgoglio per la rinascita. Una squadra forte con il pubblico al suo fianco parte avvantaggiata come se facesse subito due gol. Il mio passato da calciatore rossazzurro? Ricordi indimenticabili, sostegno eccezionale dei tifosi. Ancora mi rispettano per l’apporto in campo e soprattutto per il ragazzo umile e legato alla maglia che sono stato. I momenti più belli? Quando la speaker Stefania Sberna annunciava i gol e la gente l’accompagnava con boati da non dire. Ho provato gioie personali per esempio contro Novara e Napoli”.
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