“Cosa mi ha lasciato Zeman? La mentalità di attaccare sempre per vincere, anche con un gol di scarto. Ecco perchè a Catania ho portato dieci punte. Se attaccano tutti, dice Zeman, difende l’avversario. Con una squadra completa segni e vinci”. Parole del Direttore Sportivo Antonello Laneri (ex calciatore del Licata di Zeman), rilasciate nei mesi scorsi a La Gazzetta dello Sport, che dimostrano il motivo principale per cui, nella costruzione della rosa del vittorioso campionato di Serie D, la dirigenza ha puntato su un gran numero di attaccanti.
L’insistenza sull’efficacia del gioco offensivo consegnando all’allenatore una vasta disponibilità di giocatori in avanti, evidenzia l’importanza che costituisce tale aspetto per il club. Nel contesto di un Catania aggressivo e propositivo, come fortemente voluto anche dal Vice Presidente Vincenzo Grella e dalla dirigenza tutta, diviene fondamentale la capacità d’imporre il proprio gioco. Un Catania d’attacco, così è stato disegnato quest’anno (76 gol all’attivo includendo la Poule Scudetto) e su queste basi affronterà il prossimo campionato di Serie C. Con l’aggiunta di un atteggiamento più spregiudicato e l’inserimento in organico di attaccanti anche da 15-20 gol a stagione, ma tenendo conto delle limitazioni sulle liste di calciatori tesserabili sulla base del regolamento minutaggio Lega Pro.
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