Ospite della trasmissione ‘SalaStampa Smart’, su Etna Channel, il Direttore Generale del Catania Luca Carra focalizza l’attenzione su molteplici aspetti che riguardano il club rossazzurro. Queste le parole di Carra evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“La Scelta dell’allenatore? Io non mi occupo di questo aspetto. L’allenatore migliore è quello che vince, il problema è che non si sa mai prima se vince. Tutti abbiamo condiviso un progetto, un’identità di società che vogliamo dare. Laneri sta facendo le sue valutazioni per trovare l’allenatore e, successivamente, i giocatori più adatti per realizzare questo progetto. Ferraro non è rimasto perchè sono state fatte delle valutazioni nei confronti con Laneri, dai quali è emerso che non c’è stata quella unione nel modo di vedere le cose. Noi sappiamo quello che vogliamo e ringraziamo Ferraro per il lavoro eccezionale svolto, perchè vincere un campionato non è mai facile e con addirittura 31 punti di vantaggio, è una persona con la quale continuerò ad avere dei rapporti perchè è una bravissima persona. Purtroppo non c’era quel qualcosa che ci ha permesso di proseguire”.
“Non siamo preoccupati per i lavori al ‘Massimino’. Abbiamo avuto un incontro anche la scorsa settimana con l’impresa che sta svolgendo i lavori ed i responsabili del Comune che li stanno seguendo, ci hanno garantito che il campo sarà disponibile per l’inizio del campionato. Altri sport connesi al Catania FC? Per quanto concerne il discorso legato alla pallavolo è stata un’operazione fatta da Pelligra ma il Catania FC non c’entra, mentre nell’ambito del beach soccer c’è una collaborazione con Alessandro Di Benedetto perchè abbiamo un rapporto di conoscenza ed è nostro sponsor, lavora con noi allo stadio, è anche un amico nostro e del presidente Pelligra. Questa collaborazione è nata da una chiacchierata, gli abbiamo dato una mano ma rimane la società di Alessandro Di Benedetto e non una società del Catania FC”.
“Centro sportivo? Stiamo valutando tre-quattro aree vicine alla città. Cerchiamo quella più adatta al tipo di centro sportivo che abbiamo in mente. Abbiamo indicato la disponibilità di otto campi per realizzare il progetto di sviluppo del settore giovanile perchè senza campi non puoi fare allenare le squadre, e noi punteremo forte sul settore giovanile che rappresenta uno dei nostri capisaldi. Vorremmo dare spazio a tanti ragazzi del territorio di entrare nel settore giovanile e speriamo di portarne il più possibile in prima squadra. Il centro sportivo è la prima cosa che serve per portare avanti questo discorso. Stiamo sviluppando anche un settore scouting per creare valore”.
“Pelligra? Il Catania ha la fortuna che Pelligra non è solo il presidente ma anche il primo tifoso di questa squadra. Lui si emoziona come se davvero fosse un tifoso della curva. L’idea nostra e del presidente in primis è quella di creare un’identità, essere sempre in sinergia con i valori di questa terra. Pelligra è veramente appassionato ed innamorato di Catania e per noi è ancora più stimolante sapere di lavorare per progetti molto ambiziosi. Torre del Grifo? Non sappiamo ancora quali siano i costi reali nel complesso. Non sappiamo quale sarà la richiesta del giudice fallimentare per la vendita ed a quanto ammonterà l’investimento per ripristinare la struttura, che Pelligra ha visitato almeno tre volte. Sarebbero da rifare i campi, i pavimenti, ci sono infiltrazioni d’acqua un pò ovunque. Inoltre è un centro sportivo che ha dei costi di gestione molto elevati ed i campi a disposizione lì sono solamente 4“.
“Giocatori che restano? Le valutazioni un pò sono state fatte ma è chiaro che saranno ultimate nel momento in cui si sceglierà l’allenatore, individuando quei calciatori adatti al tipo di gioco dell’allenatore che verrà. Che Serie C dobbiamo attenderci? Sarà un campionato difficile, lo considero il più difficile in ambito professionistico. L’ho già vissuto. E’ un campionato complesso, purtroppo su 60 squadre ne salgono soltanto 4. Ci sono tante compagini che ambiscono alla promozione in B. Penso a Crotone, Benevento, Avellino, il Foggia se dovesse rimanere in C, il Pescara. Saranno numerose le squadre attrezzate, più le sorprese, ad esempio quest’anno il Cerignola ha disputato un campionato eccezionale. Ci sono club che hanno vissuto per tanto tempo in C nonostante gli investimenti cospicui. Il girone C è il più complesso dei tre sul piano agonistico e ambientale”.
“Campagna abbonamenti? Innanzitutto completiamo l’iscrizione, successivamente faremo partire la campagna. Stiamo risistemando tutti i seggiolini dello stadio quindi anche la numerazione dei posti potrebbe subire una variazione, essendo più larghi magari qualche posto si potrebbe perdere. Stiamo capendo quando partire per dare certezze agli abbonati in questo senso. Nuovo stadio per Catania? E’ prematuro questo discorso, ma è nelle intenzioni di Pelligra. Va fatto uno studio di fattibilità per capire quale può essere la dimensione corretta per una città come Catania, affrontando il discorso legato anche alla viabilità. 20mila posti sono pochi per le potenzialità della città, su questo siamo d’accordo. Gli stadi devono essere confortevoli, i tifosi non devono accedere in strutture degradate, lo stadio deve rappresentare un luogo dove trascorrere volentieri del tempo. Gli stadi moderni si costruiscono dentro le città”.
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