VERSO BRINDISI-CATANIA: conosciamo meglio la storia del club biancazzurro

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foto Brindisi Football Club

Conosciamo meglio il Brindisi Calcio, che mercoledì pomeriggio affronterà il Catania nella seconda giornata della poule scudetto Serie D. Nel corso della sua storia ha disputato sei campionati di Serie B, l’ultimo dei quali nella stagione 1975-1976, e si è aggiudicato una Coppa Italia Serie C nel 2003. Nella stagione 2014-2015, esclusa dopo la sentenza del processo Dirty Soccer, rimase fuori dai campionati. Nella stagione 2015-2016 è stata rifondata, con l’attuale nome, acquistando il titolo di un’altra società sportiva cittadina, il Real Paradiso Brindisi.

Il calcio, a Brindisi, nasce nel 1910 per volontà di un ufficiale della Marina Militare trapiantato in città, con la fondazione del Brindisi Football Team. Non si tratta, tuttavia, di una vera e propria società calcistica in quanto la squadra si limitava a sfidare gli equipaggi delle navi che attraccavano nel porto disputando, quindi, poche e sporadiche partite. Il 7 marzo del 1912, il Brindisi Football Team viene incorporato nella Polisportiva Brindisi Sport, sancendo, di fatto, la nascita della prima vera società calcistica brindisina. La squadra diviene immediatamente la più forte della Puglia: battuto per 2-1 il Lecce ed aggiudicatasi a tavolino la vittoria contro il Bari, la Brindisi Sport, nel 1913, si laurea campione regionale.

Negli anni successivi, la Brindisi Sport disputa vari campionati nelle serie minori ed in Serie C. Al termine della stagione 1945-1946, classificatasi 5ª nel girone E della Lega Centro-Sud della Serie C, viene ammessa d’ufficio in Serie B, retrocedendo nel ’48 per poi navigare nei tornei di quarta serie, Prima Divisione, Promozione e Dilettanti. Nella stagione 1971-1972 il Brindisi, dal 1966 presieduto da Franco Fanuzzi, imprenditore edile affermato a livello nazionale, e allenato dal brasiliano Luís Vinício, vince il campionato di Serie C, classificandosi primo nel girone C, con un totale di 55 punti raccolti. Approda pertanto in B, dopo venticinque anni trascorsi tra Serie C e D.

Nell’annata 1972-1973, la terza in Serie B nella storia della compagine biancazzurra, il neopromosso Brindisi, ancora allenato da Luís Vinício, si dimostra la sorpresa del campionato classificandosi settima. Memorabili sono le vittorie conseguite nelle due gare disputate contro la capolista Genoa, battuta per 3-0 al ‘Fanuzzi’ il giorno della vigilia di Natale e per 0-1 al Ferraris nella gara di ritorno. Nella stagione successiva il Brindisi, allenato da Gianni Di Marzio, si classifica terzultimo con 34 punti, a pari merito con Perugia, Reggiana e Reggina. Il 1º settembre del 1974 la Brindisi Sport del giovanissimo presidente Mimmo Fanuzzi, da pochi mesi subentrato al compianto padre il commendatore Franco Fanuzzi, ospita al Campo Sportivo Comunale davanti a 18.000 spettatori l’Inter (Coppa Italia), che portarono ai botteghini un incasso ufficiale di 82 milioni di lire. La partita terminò 2 a 1 in favore dei nerazzurri.

Nella stagione 1974-1975 il Brindisi ottiene la salvezza all’ultima giornata, pareggiando 1-1 in casa dell’Arezzo, in una storica trasferta che porta nel capoluogo toscano oltre quattromila supporter biancazzurri. Il 31 agosto 1975 il Brindisi per il primo turno di coppa Italia affronta in casa il Milan, partita vinta 0-2 dai rossoneri. Il campionato di Serie B 1975-1976 è il sesto e, ad oggi, l’ultimo disputato dal Brindisi nella serie cadetta. Gli anni ’80 vedono il Brindisi militare in C2 e C1, prima del fallimento maturato nell’estate del 1990. Nasce una nuova società, il Brindisi Calcio che iscriverà la squadra al campionato di Serie D, dove militerà fino al 1994, anno in cui, in seguito ad un ulteriore collasso economico, è costretta a ripartire dal campionato di Eccellenza. Qui resta fino al 2000, stagione in cui si classifica 2^ e vince i play-off nazionali che gli permettono di riapprodare in Serie D.

Nella stagione 2001-2002, nonostante un inizio di campionato non entusiasmante, il Brindisi, allenato da Gigi Boccolini, termina il campionato al primo posto. La squadra ed i tifosi festeggiano il ritorno ad un professionismo che mancava da dodici anni con una giornata d’anticipo, grazie alla vittoria casalinga per 5-1 contro l’Altamura. Dopo avere sfiorato più volte il salto in C1 mettendo in mostra giocatori come Giorgio Corona, Pierluigi Orlandini e Cosimo Francioso, nel 2004 arriva un nuovo fallimento. Il 21 luglio, dalle ceneri della precedente società cittadina, nasce il Football Brindisi 1912 che riparte dall’Eccellenza. Ci vorranno cinque anni per ritornare in Seconda Divisione Lega Pro (ex C2) e sono tempi duri per il calcio brindisino, visto che il Football Brindisi 1912, sommersa dai debiti, cessa l’attività il 23 gennaio 2011 dando spazio alla Società Sportiva Dilettantistica Calcio Città di Brindisi.

Il 7 marzo 2012 ricorre il centesimo anniversario della nascita del calcio brindisino. Vengono organizzate una serie di iniziative per celebrarlo, tra cui una partita amichevole contro il Bari che i biancorossi vincono per 0-1. A livello societario c’è molta instabilità con ripercussioni inevitabili sul piano sportivo, ed infatti il Brindisi è costretto a proseguire il calvario nel calcio dilettantistico. Va ancora peggio il 31 agosto 2015 quando, a seguito dell’inchiesta Dirty Soccer in cui la società è coinvolta direttamente, il Brindisi viene escluso dal campionato di Serie D. Il 6 settembre viene reso noto che la società non si iscriverà al campionato di Promozione Puglia. Successivamente viene creato un nuovo sodalizio denominato A.S.D. Brindisi rilevando il titolo sportivo del Real Paradiso, partecipante al campionato di Prima Categoria.

Il 1º luglio 2016 Lorenzo Manzo diventa il nuovo presidente dell’ASD Brindisi, che il 5 agosto viene ripescato nel campionato di Promozione. Il 20 giugno 2017, presso la sede della Figc di Bari, viene effettuato il cambio di denominazione da ASD Brindisi a SSD Brindisi FC. Il 15 aprile 2018, a seguito della vittoria per 0-3 in casa del Tricase, con una giornata di anticipo il Brindisi vince il campionato di Promozione 2017-2018, approdando così in Eccellenza. Dopo altri cinque anni riecco la promozione in Serie D, ottenuta vincendo i playoff al cospetto dell’Agropoli. Nel corso dell’estate del 2021 l’imprenditore brindisino Daniele Arigliano acquisisce le quote dei soci campani Umberto Vangone e Andrea Vertolomo e diventa il proprietario del Brindisi FC.

Chiusa la stagione 2021-2022, il Brindisi si prepara al campionato successivo nominando Vincenzo Minguzzi, ex di Carrarese e Grosseto, come nuovo direttore sportivo e successivamente Ciro Danucci, ex di Nardò e Fasano, già capitano del Brindisi nella stagione 2014-2015, come allenatore. La stagione 2022-2023 parte con un progetto solido da parte della società, che promette alla tifoseria il ritorno tra i professionisti in tre stagioni, ma allestisce già da subito un organico di prim’ordine. Dopo una buona partenza, la squadra perde alcune certezze dopo la sconfitta di Nocera Inferiore. Nonostante un andamento altalenante, complice anche la difficoltà del girone, ed un esonero di mister Danucci, richiamato dopo 24 ore per volere dell’intera squadra, il Brindisi rimane nelle prime posizioni, per poi chiudere la stagione in vetta alla classifica, a pari merito con la Cavese, vincendo per 3-1 il 14 maggio 2023 lo spareggio a Vibo Valentia che sancisce il ritorno in Serie C.

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