Alcune riflessioni del giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor, dopo la seconda sconfitta riportato in campionato a Trapani, in occasione dell’ultima giornata e quando si avvicina la disputa della poule scudetto. Ecco quanto evidenziato:
“Motivazioni extralarge per il Trapani, vedi il cambio di proprietà e la possibilità di approdare ai playoff. Il Catania si trovava senza obiettivi già da parecchie settimane però, rispetto ad altre prestazioni, ci è sembrato adottare un approccio un pò più lento. Sicuramente l’assenza di Rizzo a centrocampo è stata pesante perchè è un giocatore poco appariscente ma di un’utilità assoluta nell’economia tattica della formazione di Giovanni Ferraro. Vedere un gol con Lorenzini solitamente baluardo insuperabile perdere il passo ci dà un pò la sensazione di un deficit in termini di approccio e concentrazione che il Catania ha pagato nei primi 45 minuti. E’ mancato il gol e questo è un fatto in controtendenza rispetto ad un girone di ritorno in cui il Catania aveva sempre segnato”.
“Nella ripresa, terna arbitrale protagonista assoluta in negativo con degli strafalcioni che ci rimandano indietro nel tempo ad altri Trapani-Catania. Ricordo l’anno in cui il Catania arrivò secondo dietro il Lecce con un rigore non concesso ai rossazzurri per un fallo nettissimo su Semenzato sullo 0-0, ricordo anche il ritorno della semifinale playoff arbitrata da Sozza con il Catania che chiuse la gara con tre espulsi, anche in quel caso direzione arbitrale che lasciò parecchie recriminazioni. E’ assolutamente inspiegabile il motivo per cui è stato annullato il gol a Rapisarda e non si capisce come l’arbitro non abbia accordato il rigore al Catania in altre due situazioni. Al di là di questo non cambia la dimensione, il giudizio complessivo di questa stagione favolosa che ha messo in piedi la squadra di Ferraro”.
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