STAMPA LOCALE – Patanè: “Grave errore arbitrale ma vanno sottolineati i demeriti del Catania. Ferraro…”

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Angelo Patanè

Angelo Patanè, ai microfoni di Telecolor, analizza le difficoltà incontrate dal Catania nelle ultime due gare stagionali disputate con Trapani e Sorrento, rispettivamente fuori casa e tra le mura amiche:

“Quello di domenica in occasione dello lo 0-1 è stato uno dei più gravi errori arbitrali visti durante tutto il campionato. Errore scandaloso, ma è giusto sottolineare i demeriti del Catania con un attacco poco determinante contro un buon Sorrento, che ha espresso il suo gioco. Vanno fatti anche altri ragionamenti, sintomatici di un Catania che abbiamo sempre raccontato come una squadra super corazzata in tutti i ruoli, con sovrabbondanza di giocatori importanti in ogni ruolo. L’assenza di Chiarella è un aspetto condizionante così come non dobbiamo dimenticare che il campionato il tecnico lo ha vinto con due mesi di anticipo, dando i giusti meriti a Ferraro. Questo è un encomio che non può essere cancellato da nessuna prestazione negativa che il Catania avrebbe potuto avere da quel momento in avanti”.

“Rimane l’analisi degli ultimi 180 minuti. Il Catania è rimasto in piedi sotto il profilo emotivo perchè ha inseguito alcuni record, anche come stimolo per andare avanti. Ad un certo punto, soprattutto col Trapani, è venuto meno questo piccolo incentivo. Quello secondo me doveva essere il campanello d’allarme più significativo del tecnico e della dirigenza, perchè c’era alle porte una poule scudetto alla quale dirigenza, squadra e allenatore hanno sempre detto di tenere particolarmente, per fregiarsi di un tricolore che è un biglietto di presentazione che voleva questa società, giocandosela fino alla fine”.

“Lorenzini, che reputo uno dei giocatori più onesti, tra il primo ed il secondo tempo aveva riconosciuto domenica che il Catania non stesse giocando una buona partita. Proprio Lorenzini in una circostanza si è intestato un contrattacco superando il centrocampo per dare una scossa alla squadra. Quando il Catania è andato in difficoltà a Trapani, si è ripetuta la stessa confusione tattica contro il Sorrento. Un atteggiamento tattico per cui si riteneva di poter raddrizzare la partita mettendo in campo tutti gli attaccanti a disposizione. Sguarnendo così il centrocampo e azzerando quasi l’impianto difensivo inserendo calciatori fuori ruolo. Questo è un altro campanello d’allarme che forse non è stato colto dalla stessa equipe tecnica del Catania”.

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