Dopo aver dominato il Girone I della quarta serie, il Catania di mister Ferraro torna nuovamente in campo ponendosi l’obiettivo di vincere il tricolore della Serie D. Si parte contro il Sorrento, trionfatore del Girone G proprio all’ultima giornata, che contro gli etnei dimostrano una condizione psicofisica superiore alla truppa rossazzurra vincendo allo stadio “Massimino” per 2-0. Partita giocata ben al di sotto delle proprie possibilità, quella del Catania che per tutti i novanta minuti di gioco non è mai riuscito ad impensierire seriamente il portiere sorrentino. Elefante non pervenuto che peraltro subisce anche il gol dello 0-1 a causa di una clamorosa svista arbitrale che non ravvisa un netto ed evidente fallo di mano da parte dell’attaccante rossonero Petito. Mister Ferraro le prova tutte per cercare di riequilibrare la sfida ma la scelta d’inserire l’intero parco attaccanti a propria disposizione e con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Lorenzini per proteste non paga ed anzi provoca il raddoppio dei rossoneri che, in pieno recupero, siglano il gol del definitivo 0-2.
CRONACA
Primo Tempo
Parte molto contratto il Catania che nei primi minuti subisce le iniziative degli avversari senza riuscire ad imbastire una manovra offensiva degna di nota. Sorrento più aggressivo e letteralmente padrone del campo che prova a colpire la difesa etnea sfruttando la tecnica, la velocità e la grande mobilità dei propri attaccanti. Elefante in grande difficoltà soprattutto nella zona mediana sebbene, nonostante le tante difficoltà, il primo tiro degno di nota sia proprio di matrice etnea con Sarao che con una splendida girata di testa sfiora il secondo palo (24’). Alla mezz’ora ancora lo stesso centravanti rossazzurro non riesce ad inquadrare lo specchio della porta da ottima posizione. Nel finale (45’) ospiti ad un passo dal vantaggio con la voleè di prima intenzione di Scala che, dai venticinque metri, trova la provvidenziale deviazione di Bethers prima di concludere la propria traiettoria sulla parte alta del palo.
Secondo Tempo
Pronti via e mister Ferraro opera subito i primi cambi inserendo Palermo e Forchignone al posto di Castellini e De Luca con Rizzo che scala al centro della difesa. Nel mentre il Sorrento prova la sortita offensiva con l’azione personale di Herrera il cui tiro-cross viene agevolmente bloccato da Bethers (51’). Ospiti ancora proiettati in avanti con l’insidiosa botta da fuori di La Monica che termina di poco a lato (57’). Verso l’ora di gioco ancora Herrera tenta il tiro di controbalzo dalla distanza trovando però la pronta risposta dell’estremo difensore rossazzurro. Catania che soffre la grande dinamicità del Sorrento e così mister Ferraro aumenta il peso in avanti inserendo Jefferson e Pedicone al posto di Russotto e Boccia.
Al minuto 71 si rivede in avanti il Catania con la rovesciata di Jefferson che però si perde abbondantemente a lato. Passano pochi istanti ed il Sorrento passa in vantaggio con l’aiuto di una clamorosa svista arbitrale che non ravvisa un evidentissimo fallo di mano di Petito, abile poi nello scodellare in mezzo un pallone che Scala insacca a porta vuota insacca (73’). Fuoriose le proteste del Catania nei confronti dell’arbitro e del guardalinee che costano anche il cartellino rosso a Lorenzini. Lo svantaggio costringe Ferraro a a giocarsi la carta della disperazione inserendo anche Litteri al posto di Lodi. Proprio il neoentrato tenta la girata di testa senza però inquadrare lo specchio della porta (82’). Di rimessa gli ospiti provano a colpire con La Monica il cui esterno al volo termina poco sopra la traversa (84’).
Nel finale Pedicone di testa sorvola di pochissimo l’incrocio dei pali (89’). In pieno recupero (90’+2) il Sorrento raddoppia con una magistrale azione di contropiede che permette a Badje d’incunearsi in area e trovare in mezzo La Monica, il quale a tu per tu con Bethers non sbaglia. Al termine dei cinque minuti di recupero a festeggiare è la squadra rossonera, capace di espugnare lo stadio catanese con una prova brillante sia sul piano tecnico che fisico. Per il Catania una sconfitta inattesa e la necessità di ritrovare, Mercoledì in quel di Brindisi, la via dei tre punti per sperare di continuare il proprio cammino in questa post season.
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Ben venga questa sconfitta.Sarà un buon viatico per la Dirigenza ,che da tempo ha capito che questa rosa,compresa la guida tecnica,al netto dei ringraziamenti per quanto fatto nel campionato appena concluso,va rifondata almeno per 10 decimi,nocchiero compreso,con innesti di alto profilo e valore,perchè in caso contrario,in Lega Pro ci faranno lo scalpo.Premesso ciò,sommessamente,mi preme sottolineare l’altro sconfitto di questa partita,ovvero Noi Tifosi,poichè non è possibile che in un match di tale importanza ci siano 7000 spettatori circa,a dimostrazione che anche Noi dobbiamo crescere e maturare ed assumere una diversa consapevolezza di cosa sia la componente tifo.Facciamo tutti un esame di coscienza,ognuno per quanto gli compete,Dirigenza compresa.Rimbocchiamoci le maniche e da questa caduta…..MELIOR DE CINERE SURGO.
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