Il quotidiano La Sicilia parla di un Catania che non brilla e di un direttore di gara, il signor Pizzi di Bergamo, andato “letteralmente in bambola”. Ospiti “più vivace e veloci – si legge –. Più affamati di successo. E con il Catania più compassato di sempre”. Al di là dell’errore dell’arbitro coadiuvato dal guardalinee che si trovava ad un metro di distanza da un fallo di mano non ravvisato (Petito al momento del cross si era portato il pallone nettamente con la mano), con i difensori del Catania fermi che attendevano la sanzione, viene sottolineato come il ko del Catania sia meritato.
Quanto a Lorenzini, il difensore avrebbe dovuto continuare l’azione, poi è stato espulso dal direttore di gara per proteste dopo avere disputato fino a quel momento una partita statuaria. “Fermarsi per aspettare un fischio che non è mai arrivato è da principianti – riporta il quotidiano –. Insomma non è da lui”. Il Sorrento “gioca apertamente a pallone, il Catania deve gestirsi e reagire con altrettanta veemenza ma i rossoneri interrompono le linee di passaggio anticipando spesso i rossazzurri negli ultimi venti metri”. Catania che soffre “la pressione del Sorrento” e nel recupero subisce il bis con la Monica, proteste anche in questo caso per un presunto fuorigioco.
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